Approvato il testo integrato sui corrispettivi servizi idrici (TICSI) recante i criteri di articolazione tariffaria applicata agli utenti civili che industriali
La nuova normativa intende semplificare e razionalizzare la struttura tariffaria, individuando per le utenze domestiche, una fascia di consumo annuo agevolato e incentivando comportamenti virtuosi nel rispetto dei criteri di:
- progressività a partire (per le utenze domestiche residenti) dal consumo eccedente il quantitativo essenziale di acqua;
- differenziazione dell’uso della risorsa idrica, in osservanza del principio "chi inquina paga";
- distinzione del corrispettivo per incentivare gli utenti ad utilizzare le risorse idriche in modo efficiente.
Sempre per le utenze domestiche, con decorrenza 1 gennaio 2018 viene introdotto un altro parametro atto a determinare la tariffa per il settore idrico integrato: si tratta del numero di componenti dell’utenza. Qualora l’Ente Gestore non disponga nell’immediato di tutte le informazioni necessarie (che dovranno essere comunque acquisite entro il 1° gennaio 2022), verrà applicato un principio standard, identificando la fascia di consumo annuo agevolato in corrispondenza di un intervallo compreso tra 0,00 mc/anno e un volume almeno pari alla quantità essenziale di acqua a cui ha diritto una utenza tipo di tre componenti.
La delibera 665/2017/R/IDR considera poi, la determinazione della tariffa di collettamento (raccolta delle acque reflue) e depurazione dei reflui industriali autorizzati allo scarico in pubblica fognatura. Al riguardo si prevede una formula di riferimento, uniforme per tutti gli ATO, costituita da :
- una quota fissa (a copertura di alcuni oneri relativi all’utenza finale);
- una quota variabile (modulata sulla base di quattro inquinanti individuati come principali);
- una quota capacità (determinata sulla base dei valori di concentrazione e di volume presenti negli atti di autorizzazione allo scarico).
NB: per quanto concerne la denuncia di approvvigionamento idrico autonomo e quantità/qualità delle acque produttive immesse nella pubblica fognatura con scadenza 31/1/2018 i parametri da analizzare sono ancora 2 (COD e SST).