AUTOTRASPORTO - PATENTI MEZZI PESANTI
Confartigianato Imprese Vicenza rende noto che il Parlamento europeo ha definito un accordo provvisorio per la revisione della Direttiva sulle patenti di guida, al fine di armonizzare le norme relative all’accesso alla guida nell’Unione.
La riforma è stata prevista all’interno del Pacchetto per la Sicurezza Stradale della Commissione Europea, che ha lo scopo di ridurre il numero di vittime e feriti gravi sulle strade entro il 2030 e a zero entro il 2050.
Tra le novità principali dell’accordo si evidenzia l’introduzione di una patente digitale armonizzata a livello UE entro il 2030, la possibilità di guida accompagnata a partire dai 17 anni, l’ampliamento del riconoscimento delle patenti rilasciate da Paesi terzi, la maggiore flessibilità per guidare veicoli alimentati con carburanti alternativi e nuove regole per la sicurezza stradale, il rafforzamento dei controlli medici e periodi di prova più severi per i neopatentati.
Secondo l’IRU tale provvedimento potrebbe rappresentare una soluzione nell’ambito del trasporto professionale, in grado di facilitare l’accesso alla professione, aumentare il numero degli autisti e garantire maggiore sicurezza sulle strade.
L’introduzione di una patente digitale unica, accessibile tramite il portafoglio europeo di identità digitale e valida in tutti gli Stati membri, rappresenterebbe una novità importante.
I cittadini potranno comunque scegliere se ricevere una versione cartacea o digitale: entrambe saranno valide per quindici anni per auto e moto (dieci anni se la patente è usata anche come documento d’identità).
L’accordo prevede una “guida accompagnata” a partire dai 17 anni di età ed inizialmente per le categorie B, C1 e C1E, con facoltà, da parte degli Stati Membri, di estenderla anche a furgoni e camion.
Inoltre, è confermata la possibilità, per chi ha seguito una formazione completa, di guidare veicoli pesanti a partire dai 18 anni anche a livello internazionale.
Tuttavia, nel trasporto passeggeri rimane il limite di 21 anni e la restrizione dei 50 chilometri per gli autisti più giovani.
L’accordo, inoltre, stabilisce disposizioni per rafforzare la sicurezza stradale. Difatti, gli Stati membri dovranno prevedere un controllo dell’idoneità fisica alla guida tramite esame medico o auto-valutazione certificata.
I nuovi conducenti saranno soggetti ad una fase di prova della durata minima di due anni, durante la quale si applicheranno norme più rigide contro l’abuso di alcol o sostanze stupefacenti.
Tra le novità rilevanti, è stata anche prevista la possibilità per i cittadini europei, residenti all’estero, di ottenere la patente nel proprio Stato di cittadinanza, nel caso in cui nel Paese di residenza non siano disponibili esami in una lingua ufficiale dello Stato di origine.
Il riconoscimento delle patenti rilasciate da Paesi terzi, se conformi agli standard UE, rappresenta una semplificazione importante. Tuttavia, resta ancora in discussione la questione cruciale del riconoscimento delle qualifiche professionali.
Difatti in assenza di una equivalenza dei certificati di qualificazione professionale (vedi Cqc), questi autisti non potranno operare nell’UE.
Una importante novità riguarda la possibilità per il soggetto titolare di una patente di categoria B da almeno due anni, di poter guidare veicoli alimentati con carburanti alternativi fino a 4,25 tonnellate.
Il provvedimento, che estende l’esenzione anche al trasporto passeggeri, favorisce la diffusione di mezzi più sostenibili, in particolare per servizi di consegna urbana e trasporto pubblico leggero.
L’accordo provvisorio sarà ora sottoposto all’approvazione formale del Consiglio (Coreper) e del Parlamento europeo, prima dell’adozione finale.