BONUS PUBBLICITÀ 2022
Per il 2022 (così come per gli anni precedenti 2020-2021), il Bonus Pubblicità è stato oggetto di importanti modifiche normative. In particolare, la norma modificata prevede il riconoscimento del bonus nella misura unica del 50% degli investimenti effettuati per campagne pubblicitarie:
- su giornali quotidiani e periodici (anche digitali);
- su emittenti televisive / radiofoniche locali e nazionali, analogiche e digitali, non partecipate dallo Stato.
Per poter beneficiare del Bonus Pubblicità il soggetto interessato deve presentare:
- una specifica richiesta di “prenotazione”;
- una dichiarazione degli investimenti effettuati nell’anno (2022).
Per il bonus 2022, i soggetti interessati hanno già presentato la “prenotazione” entro lo scorso 31 marzo (termine prorogato all’8 aprile); devono ora procedere alla presentazione della dichiarazione sostitutiva degli investimenti effettuati in tale anno.
Con avviso del 21.12.2022 il Dipartimento per l’editoria ha comunicato che è posticipato il periodo utile alla presentazione della dichiarazione sostitutiva relativa agli investimenti pubblicitari realizzati nell’anno 2022.
In sintesi, i soggetti che hanno presentato la comunicazione per l’accesso al bonus pubblicità per l’anno 2022, per confermare la “prenotazione” devono inoltrare la “dichiarazione sostitutiva” nel periodo:
dal 9 gennaio al 9 febbraio 2023 (anziché dal 1° al 31 gennaio 2023).
Ricordiamo quanto già previsto per gli investimenti effettuati dal 1° gennaio 2023:
- per le modalità di calcolo del beneficio spettante, si ritorna alla formulazione originaria che prevede la misura del bonus calcolata nella misura del 75% del valore incrementale dell’investimento rispetto a quello effettuato l’anno precedente;
- gli investimenti agevolabili sono solo quelli effettuati su stampa quotidiana e periodica (anche digitale);
- richiesto per l’accesso il requisito di incremento dell’1% dell’investimento rispetto all’anno precedente;
- esclusione dei soggetti neocostituiti o che non hanno effettuato investimenti nell’anno precedente;
- limite di spesa complessivo pari a 30 milioni di euro.