L’Agenzia delle Entrate ha pubblicato il 21 giugno 2016, la circolare n. 29/E, esplicativa delle regole di determinazione del canone RAI dovuto per le varie casistiche che si possono presentare, rispetto ai diversi fruitori del servizio radiotelevisivo.
La circolare traccia una serie di possibili situazioni in cui un utente può venire a trovarsi e fornisce indicazioni su quale linea è stata adottata in relazione all’applicazione del canone.
In particolare viene affrontato l’aspetto riguardante il canone RAI riferito a chi è residente in una utenza elettrica, specificando che tale situazione è quella che determina il pagamento del canone stesso.
Praticamente sulla base della tipologia di fornitura elettrica verrà applicato dai fornitori il canone. Nella sostanza il canone RAI si applicherà sicuramente ai contratti della tipologia “clienti residenti” – tipologie tariffarie D1, D2, o D3, e a quelli della tipologia “altri clienti domestici” – tipologia tariffaria D3, la cui coincidenza del luogo di fornitura dell’energia rispetto alla residenza è individuata in base alle informazioni disponibile nel sistema informativo dell’anagrafe tributaria.
Vale la pena di evidenziare anche le modalità di riscossione del canone RAI nel 2016, che avverrà con addebito sulle fatture emesse dalle imprese elettriche a partire dalla prima fattura successiva al 1° luglio 2016, nella quale verranno raggruppate tutte le rate scadute (si consideri che a regime le rate del canone, in fattura, saranno mensili a partire dal mese di gennaio).
Per l’anno 2016 l’importo del canone RAI è complessivamente di 100,00 euro. Praticamente per il rinnovo del canone a chi già lo pagava in precedenza, la prima rata di luglio corrisponderà a euro 51,03, e successivamente fino al mese di ottobre verranno emesse le rate per arrivare alla copertura totale del costo del canone stesso.
La circolare affronta nel dettaglio le diverse casistiche e, pertanto, si rimanda alla lettura della stessa, riportata in allegato, per coloro che ne sono interessati.