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Canone Rai 2016 in bolletta: si paga dal 1° luglio 2016

Il Consiglio di Stato invita il Governo a rivedere la normativa sul canone RAI e bolletta elettrica segnalando i punti ritenuti ancora critici

La Legge di Stabilità 2016 prevede che il Canone Rai ordinario (utenze domestiche) si pagherà nella bolletta elettrica, a partire dal 1 luglio 2016.

L’importo è di 100 euro automaticamente addebitato sul contratto di energia elettrica nel luogo in cui il contribuente ha la propria residenza anagrafica. A luglio si pagherà 70 euro, poi nelle bollette successive si pagheranno 10 euro al mese fino al totale. Ma non è semplice come dirlo: infatti non tutti i contratti di energia elettrica corrispondono al possesso di un televisore, e i cittadini si interrogano su chi dovrà effettivamente pagare. Inoltre nei singoli casi possono intervenire molte variabili.

Sul sito della RAI e dell’Agenzia delle entrate sono reperibili le informazioni sulla nuova modalità di pagamento del Canone ordinario in bolletta, il modello per richiedere l’esenzione, esempi di compilazione e le domande frequenti.

Attenzione:Il canone speciale RAI dovuto dalle aziende, negozi, alberghi, uffici ecc. non ha subito modifiche: per le attività, infatti, non si applicano le norme previste dalla Legge di Stabilità sul pagamento in bolletta elettrica.

 

Nel frattempo il Consiglio di Stato ha sospeso  il proprio parere sul decreto del Governo per il pagamento del canone Rai con la bolletta elettrica, e ha invitato l'esecutivo a rivedere la norma evidenziando alcuni punti critici. 

Nel provvedimento, secondo il parere del tribunale amministrativo, manca "un qualsiasi richiamo a una definizione di cosa debba intendersi per apparecchio televisivo", dal momento che sul mercato sono ormai disponibili molti device per la ricezione dei programmi, e non è specificato che il canone si paga una sola volta ed esclusivamente nel caso che si possieda un televisore che riceve i programmi direttamente o tramite un decoder.

Tra i problemi sollevati dai giudici, inoltre, ci sarebbe quello della privacy, dal momento che nel decreto non sarebbe previsto un regolamento per assicurare il rispetto della normativa sulla riservatezza. La riscossione infatti implica lo scambio tra diversi soggetti di una mole enorme di informazioni sugli utenti.

Da migliorare, secondo il Consiglio di Stato, anche la definizione delle categorie di utenti che dovranno pagare.

Quanto all'autocertificazione da inoltrare all'Agenzia delle Entrate per dichiararsi esenti dal pagamento per coloro che non possiedono un televisore (da fare entro il 16 maggio 2016), il decreto non prevede, secondo i giudici, l'attivazione di una campagna informativa capillare per spiegare agli utenti le modalità di questa procedura.

Infine, il Consiglio di Stato, avrebbe rilevato che il Ministero dell’Economia e delle finanze non avrebbe dato un formale via libera al decreto del Mise, limitandosi a una “presa d'atto” che, senza “concerto”, rischierebbe di mettere in dubbio la correttezza formale della decisione.

Per maggiori informazioni è possibile contattare l'Area Tecnica -Settore Energia (dott.ssa Pellegrino Concetta  tel. 0444168402 e.mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.)

  • Data inserimento: 25.04.16