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Cassazione: lavori forestali. Il manovratore della motosega risponde per non avere ottemperato ai propri doveri

Colpa connotata da imprudenza e negligenza, oltre che dalla violazione di regole di comportamento esigibili, riassunte nel manualetto predisposto dalla PAT per uso dei boscaioli

Lavoratori forestali: il manovratore della motosega, non aveva ottemperato ai precisi doveri che competono al motoseghista,  che era l'unico in grado di tenere sotto controllo il distacco della pianta dalla base del suo tronco, dipendendo solo da lui l'affondo decisivo nel taglio. Egli non aveva osservato tali cautele in quanto, in caso contrario, non avrebbe potuto non accorgersi della presenza dello zio nella traiettoria di caduta del pino e avrebbe potuto ritardare la caduta dello stesso, mettendo prima in sicurezza il congiunto.

Veniva altresì evidenziato che senza dubbio ci fu un malinteso nella comunicazione tra zio e nipote;  tuttavia la comunicazione data a distanza non doveva tranquillizzare l'odierno ricorrente, dal momento che non vi era nessuna certezza di comprensione da parte dello zio, tra l'altro affetto da ipoacusia bilaterale.

I giudici di merito hanno quindi, sulla base di tali argomentazioni, ritenuto sussistente sia il nesso di causalità tra la condotta dell'imputato e l'evento morte, sia la colpa dello stesso, colpa connotata da imprudenza e negligenza, oltre che dalla violazione di regole di comportamento esigibili, riassunte nel manualetto predisposto dalla PAT per uso dei boscaioli, ben conosciuto dall'imputato, che, come si legge nella sentenza impugnata, aveva dichiarato di averlo studiato ed osservato.

In allegato la sentenza della Corte di Cassazione 11/04/2014, n. 16067.

  • Data inserimento: 23.10.16