Con decorrenza dal 1° gennaio 2017 il tasso d’interesse legale scende al 0,1%.
Con il Decreto 7.12.2016, pubblicato sulla G.U. 14.12.2016, n. 291, il MEF ha stabilito che “la misura del
saggio degli interessi legali è fissata allo 0,1 per cento in ragione d'anno, con decorrenza dal 1° gennaio 2017”.
Quindi salvo specifiche deroghe contrattuali o di legge, il nuovo saggio legale è applicabile, con decorrenza
dall'1.1.2017, ai crediti a prescindere dalla data in cui gli stessi sono sorti ed interessa una serie di rapporti economici tra le parti disciplinati dal Codice Civile, tra cui ad esempio:
• danni nelle obbligazioni pecuniarie
• interessi nelle obbligazioni pecuniarie
• interessi compensativi sul prezzo
• anticipazione all'affittuario
• interessi sulle somme riscosse, contratto di mandato - a carico del mandatario
• spese e compenso del mandatario ;
• interessi, contratto di mutuo;
• interessi, conto corrente.
La modifica del tasso di interesse legale opera anche in materia di locazione immobiliare, relativamente al calcolo degli interessi maturati a favore del conduttore sul deposito cauzionale.
Il tasso legale si riflette inoltre sulla determinazione degli interessi dovuti al fine di regolarizzare, tramite il ravvedimento operoso le omissioni o irregolarità commesse in sede di versamento dei tributi.
Per la regolarizzazione nel 2017 di violazioni commesse nel 2016, gli interessi devono essere calcolati con riferimento al tasso applicabile in ciascuna annualità e pertanto nella misura dello 0,2% fino al 31.12.2016 e 0,1% dall'1.1.2017.
La misura del tasso di interesse legale assume rilevanza anche nel caso di rateizzazione delle somme dovute nell’ambito dei c.d. istituti deflattivi del contenzioso, tra i quali l’acquiescenza all’accertamento ex art. 15, commi 1 e 2, D.Lgs. n. 218/97, l’accertamento con adesione ex art. 8,D.Lgs. n. 218/97 e la conciliazione giudiziale ex art. 48, D.Lgs. n. 546/92.