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Corte di Cassazione: Enel è responsabile della manutenzione degli alberi in prossimità delle linee aeree di distribuzione elettricità

Riconosciuto il risarcimento agli eredi del giardiniere deceduto mentre potava un albero che aveva inavvertitamente sfiorato il cavo elettrico

 

La terza sezione civile della cassazione, con la sentenza 18609/2013, ha riconosciuto il diritto al risarcimento dagli eredi di un giardiniere deceduto mentre potava una pianta ad alto fusto in un giardino privato.

Durante l’operazione l’uomo fu raggiunto dalla scarica elettrica proveniente da un cavo di rame posto a otto metri dal suolo, che a quanto risulta nell’ambito processuale, aveva inavvertitamente sfiorato mentre si trovava a cavalcioni su un ramo.

Il tribunale in primo grado aveva escluso la responsabilità di Enel S.p.A., classificando “imprudente” il comportamento del giardiniere, sostenendo che la distanza minima di sicurezza fissata per legge è imposta “per il corretto esercizio del servizio, e non per evitare danni a chi possa salire sui rami”.

La Corte d’appello successivamente aveva però riconosciuto il diritto al risarcimento per gli eredi e, la Corte di Cassazione ha confermato tale decisione in quanto la legge sulle distanze minime pone in capo all’Enel un obbligo inderogabile.

In allegato la sentenza della Corte di Cassazione Civile 04/06/2013, n. 18609.

  • Data inserimento: 23.10.16
  • Inserito in:: Varie
  • Notizia n.: 3004