DECRETO “RILANCIO” – CONTRIBUTO A FONDO PERDUTO
Per l’applicazione del contributo a fondo perduto è in dirittura d’arrivo il provvedimento delle Entrate con il modello per la presentazione della domanda che consentirà il rispetto dell’obiettivo di erogazione entro fine mese indicato nei giorni scorsi dal ministro dell’Economia.
La presentazione telematica potrà essere effettuata da professionisti e intermediari abilitati già con delega al cassetto fiscale o alla fattura elettronica entro il termine di 60 giorni dalla messa a disposizione della procedura telematica.
Oltre alla semplificazione, con indicazione di un cluster di appartenenza dei ricavi/compensi e non del dato puntuale, nel calcolo per verificare che il dato di fatturato e corrispettivi di aprile 2020 sia inferiore ai due terzi rispetto ad aprile 2019 si va verso la conferma del criterio indicato dalla circolare 9/E per la sospensione dei versamenti.
Andranno quindi considerate le operazioni eseguite e fatturate o certificate, che hanno partecipato alla liquidazione periodica del mese, a cui andranno sommati i corrispettivi non rilevanti ai fini Iva.
Nel calcolo dovrebbero entrare anche i valori delle note di debito (in aumento) e di credito (in diminuzione). In ogni caso il valore complessivo dovrebbe essere assunto al lordo dell’Iva anche per chi effettua cessioni con ventilazione: è il caso del commercio al dettaglio. Mentre solo la pubblicazione delle relative istruzioni dovrebbe sciogliere il dubbio se, nel confronto, dovranno essere computate o meno le cessioni di beni strumentali. Se dovesse prevalere la logica più generale di semplificazione, sarebbero incluse anche queste ultime.
Sul fronte dei dati per l’antimafia dovrebbe incidere la modifica del Dl 18/2020 (articolo 78, comma 3-quinquies) che impone l’obbligo solo per aiuti oltre i 150mila euro. In ogni caso, i controlli saranno effettuati sia sopra che sotto quella soglia in base al protocollo tra Interno, Mef ed Entrate.