Edilizia in sicurezza: utilizzo delle gru in cantiere
Le gru edili, con portata superiore ai 200 kg, vengono considerate dalla normativa tecnica attrezzature comportanti “rischi particolari” e pertanto vengono sottoposte ad un regime speciale di controlli, da parte di enti abilitati, sia in fase di installazione che di utilizzo.
Attualmente, con la necessità di ridurre sempre di più i costi e con la richiesta continua di ribassi, le Imprese del settore tendono sempre più spesso ad installare attrezzature proprie, a volte inutilizzate per lungo tempo, spesso lasciate per mesi o per anni all’usura degli agenti atmosferici.
Da questo deriva la difficoltà da parte del coordinatore per la sicurezza a recuperare la documentazione dell’apparecchio, dovendo “ricostruire” la cronistoria dell’attrezzatura al fine di poterne verificare la corretta installazione e l’utilizzo regolare.
Analizziamo quindi innanzitutto le verifiche necessarie previste dalla normativa e il cronoprogramma delle stesse (secondo quanto previsto dal D. Lgs. 81/2008 - Allegato VII):
Attrezzatura |
Indipendentemente dall’anno di fabbricazione |
Apparecchi con anno di fabbricazione non antecedente a 10 anni |
Apparecchi con anno di fabbricazione antecedente a 10 anni |
Gru a ponte |
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Biennale |
Annuale |
Gru a portale |
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Biennale |
Annuale |
Gru a cavalletto |
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Biennale |
Annuale |
Gru a mensola |
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Biennale |
Annuale |
Gru a torre |
Annuale |
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Gru a derrick |
Annuale |
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Gru su autocarro |
Annuale |
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Autogru |
Annuale |
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Quali sono quindi gli aspetti cui si dovrà tener conto per elaborare correttamente il Piano di Sicurezza e Coordinamento, posizionare la gru in modo “corretto”, installarla materialmente a norma e la documentazione relativa alle verifiche ed alle denunce necessarie per poter attivare l’utilizzo della gru?
Iniziamo dalle verifiche preliminari in “fase progettuale”; la stabilità della gru ed il suo buon funzionamento generale sono affidate alla sua corretta installazione adottando adeguate misure tecniche ed organizzative (Art. 71 del D. Lgs. 81/08).
Per ottemperare a ciò sarà necessario innanzitutto verificare la consistenza e l’idoneità del piano di posa, considerando le valutazioni geologiche al fine di ottenere i valori di resistenza alle compressioni del terreno, mettendo in relazione i valori di resistenza del terreno con i carichi agenti riportati dal costruttore dell’attrezzatura di lavoro.
Si dovrà inoltre obbligatoriamente prevedere una specifica recinzione che delimiti l’area di movimento dell’attrezzatura in caso di gru a “rotazione bassa”.
Ed infine valutare la distanza dagli ostacoli fissi, la vicinanza di parti aeree interferenti quali altre gru e/o linee elettriche aeree (Allegato IX del D. Lgs. 81/2008) o con altre attrezzature che saranno in uso nella zona operativa.
In “fase esecutiva” oltre a quanto indicato sopra, ci si dovrà sincerare che:
- L’area di accesso all’attrezzatura sia sempre idonea ed accessibile (Allegato IV del D. Lgs. 81/ 2008);
- Il posizionamento dell’attrezzatura sia rispondente a quanto indicato nella valutazione statica del piano di appoggio;
- Il dispositivo di sblocco rotazione e l’interruttore generale della gru per la messa fuori servizio siano installati in posizioni accessibili al gruista ed al manutentore;
- Sia presente l’avvenuto invio della dichiarazione di corretta installazione dell’apparecchio di sollevamento e la richiesta di verifica all’Organo competente;
- Sia presente la Dichiarazione di Conformità per l’allacciamento elettrico alla rete di cantiere;
- Sia eseguita la verifica delle funi ogni trimestre e l’effettiva presenza di dispositivi acustici e luminosi per la segnalazione durante l’operatività dell’attrezzatura;
- Siano eseguite le verifiche periodiche previste in base alla tipologia ed all’età dell’attrezzatura.
L’elenco delle operazioni di cui sopra può non essere esaustivo in base a modifiche ed integrazioni delle specifiche norme vigenti in materia.
Informazioni possono essere chieste al settore sicurezza sul lavoro di Confartigianato Vicenza.