IRES AL 20% PER LE IMPRESE CHE INVESTONO IN BENI TECNOLOGICI: NOVITÀ DALLA LEGGE DI BILANCIO 2025
La Legge di Bilancio 2025, approvata definitivamente il 28 dicembre dal Senato, introduce importanti novità per le imprese, tra cui una riduzione dell’aliquota Ires al 20% per chi investe in beni strumentali tecnologicamente avanzati.
La misura, valida solo per il periodo di imposta 2025, prevede una serie di condizioni da rispettare per beneficiare della nuova aliquota agevolata.
Ires al 20%: requisiti e condizioni per le imprese
I soggetti beneficiari di tale agevolazione sono le società e gli enti assoggettati ad Ires.
I specifici requisiti che dovranno essere rispettati cumulativamente sono:
- accantonamento degli utili: deve essere accantonato ad apposita riserva, almeno l'80% degli utili realizzati nell'esercizio in corso al 31 dicembre 2024;
- destinazione degli utili a investimenti in beni strumentali: almeno il 30% degli utili accantonati, e comunque non inferiore al 24% degli utili dell’esercizio in corso al 31 dicembre 2023 (di ammontare non inferiore in ogni caso a 20.000 Euro), deve essere destinato all’acquisto di beni strumentali tecnologici, come previsto dalle normative sulle Transizioni 4.0 e 5.0. Tali beni devono essere nuovi e destinati a strutture produttive situate in Italia (indicati negli allegati A e B annessi alla L.11.12.2016, n. 232 e art. 38 D.L. 2.03.2024, n. 19, convertito con modificazioni, dalla L. 29.04.2024, n. 5), realizzati a decorrere dalla data di entrata in vigore della Legge di Bilancio 2025 ed entro la scadenza del termine per la presentazione della dichiarazione dei redditi relativa al periodo di imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2024;
- incremento occupazionale: l'impresa deve garantire un incremento delle unità lavorative di almeno l'1% rispetto alla media del triennio precedente, con nuove assunzioni a tempo indeterminato;
- nessun ricorso alla Cassa Integrazione: l’'impresa non deve aver fatto ricorso alla cassa integrazione guadagni nell'esercizio in corso al 31 dicembre 2024, salvo situazioni straordinarie legate a eventi transitori.
Casi di decadenza dall'agevolazione
L'agevolazione può decadere nei seguenti casi:
- distribuzione anticipata degli utili accantonati: se la quota di utile accantonata viene distribuita entro il secondo esercizio successivo a quello in corso al 31 dicembre 2024;
- cessione o dismissione dei beni: se i beni strumentali acquistati vengono ceduti, destinati ad altre finalità o trasferiti all'estero entro il quinto periodo d'imposta successivo;
- liquidazione dell’impresa: l’agevolazione non si applica alle società in liquidazione ordinaria o a quelle sottoposte a procedure concorsuali, nel periodo d’imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2024.
Esclusioni e specifiche aggiuntive
Alcune tipologie di enti non sono ammesse all'agevolazione, tra cui:
- società in liquidazione ordinaria;
- enti che determinano il reddito tramite regimi forfetari;
- società partecipanti al consolidato nazionale o mondiale, per le quali l'importo su cui applicare l'aliquota del 20% è determinato dalla società controllante.
Inoltre, gli enti non commerciali e altri soggetti specifici possono beneficiare dell'agevolazione solo sulla parte di reddito d’impresa.
Adempimenti e attuazione della Legge
Per l'applicazione di queste disposizioni, sarà necessario attendere un apposito decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze, che definirà i dettagli operativi. Inoltre, per il calcolo dell’acconto IRES relativo al periodo d’imposta successivo al 31 dicembre 2025, si dovrà considerare l’imposta determinata senza applicare le nuove disposizioni.
La Legge di Bilancio 2025 rappresenta un’importante opportunità per le imprese italiane che desiderano investire in innovazione tecnologica e crescita occupazionale.
La riduzione dell'aliquota IRES al 20% può incentivare gli investimenti in beni strumentali avanzati e stimolare lo sviluppo di tecnologie all'avanguardia, contribuendo al rafforzamento competitivo delle imprese nel panorama internazionale.