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La componente A3 incide in maniera significativa sulla bolletta elettrica

Si riportano le spiegazioni riguardante alla componente A3 che si trova come costo nella fattura/bolletta dell'energia elettrica di ogni utente

In questi ultimi mesi si è parlato molto della componente tariffaria A3, in relazione ai benefici economici del conto energia per il sostegno al fotovoltaico. Proviamo quindi a capire qualcosa in più di questa componente, che negli ultimi due anni è fortemente aumentata.

Gli oneri generali di sistema (elettrico) sono voci di costo fissate per legge che vengono pagate da tutti i clienti finali del servizio elettrico e sono destinati alla copertura di voci diverse:

  • smantellamento delle centrali nucleari e misure di compensazione territoriale (componenti A2 e MCT).
  • promozione della produzione di energia da fonti rinnovabili e assimilate (componente A3);
  • finanziamento dei regimi tariffari speciali (componente A4);
  • finanziamento delle attività di ricerca e sviluppo (componente A5).
  • copertura dei costi già sostenuti dalle imprese e non recuperabili in seguito alla liberalizzazione del mercato elettrico (componente A6);
  • copertura degli squilibri dei sistemi di perequazione dei costi di distribuzione, nonché dei  meccanismi di promozione delle aggregazioni e di integrazione dei ricavi (componenti UC3);
  • copertura delle integrazioni tariffarie alle imprese elettriche minori (componente UC4);
  • copertura dei costi riconosciuti derivanti da recuperi di qualità del servizio (componenti UC6);
  • copertura degli oneri derivanti da misure ed interventi per la promozione dell’efficienza energetica negli usi finali (componenti UC7);

Di tutte queste componenti si vuol evidenziare l’evoluzione dell’ammontare della componente A3 negli ultimi anni, in particolar modo negli ultimi trimestri; tale componente all’interno della somma di tutte le voci comprese negli oneri generali di sistema pesa per circa l’87% (dato riferito al 2° trimestre 2011 per utenze aziendali allacciate in BT).

I ragionamenti sotto specificati fanno riferimento alle sole utenze aziendali allacciate in Bassa Tensione, cioè prive di propria cabina elettrica di trasformazione (allacciate per lo più a tensione di 380 Volt).

Ebbene nell’anno 2007, 2008 e 2009 la componente A3 ha assunto  valori sempre inferiori a 0,0145 €/kWh, per poi cominciare a salire nel corso del 2010.

All’inizio del 2010 il valore A3 si è alzato a 0,01575 €/kWh per arrivare alla fine dello stesso anno a 0,02028 €/kWh.

Lo stesso valore si è ripetuto per il 1° trimestre 2011 ma ha subito un forte rialzo nel 2° trimestre 2011 portandosi a 0,02772 €/kWh.

Dal 2009, dove la media annua della componente dava un valore unitario di 0,01328 €/kWh, al 2° trimestre 2011 c’e’ stato un aumento della componente A3 del 108,7 %.

In termini assoluti cio’ si traduce in un aumento della spesa unitaria di 0,01444 €/kWh.

Se confermati anche per i prossimi trimestri, ad esempio, per un’azienda che consuma circa 45.000 kWh/anno (grosse pasticcerie, piccole aziende della lavorazione del mobile, piccole metalmeccaniche, …) ciò si traduce in un aumento della spesa energetica di circa 650 euro all’anno da aggiungere ai precedenti 598 euro che già si pagavano nel 2009 (e all’incirca anche negli anni 2007 e 2008).

In un anno il contributo economico in un anno dell’azienda del nostro esempio ammonterebbe a circa 1.250 euro.

Quanto sopra ovviamente non fa solo riferimento alle aziende in bassa tensione, ma anche a quelle in media tensione, con numeri diversi: tariffa della componente A3 leggermente inferiore, ma incide generalmente in maniera più pesante per i consumi inevitabilmente più elevati.

La componente A3 è quindi soggetta ad importanti aumenti, soprattutto per le esigenze di sostegno allo sviluppo delle energie rinnovabili, come ad esempio, il fotovoltaico. Ovviamente questo incide, come abbiamo visto, in termini di costi, in maniera significativa, anche sulle piccole imprese ed in particolare su quelle artigiane. E’ auspicabile quindi una grande attenzione su questo aspetto da parte del legislatore.

Quello che si auspica è che tale contributo ritorni ad assumere valori più contenuti e meno impattanti per il sistema imprenditoriale in generale.

  • Data inserimento: 01.06.11