LA NUOVA SABATINI CAPITALIZZAZIONE
Accanto ai più noti crediti d’imposta Industria 4.0 e al nuovo bonus Transizione 5.0, le piccole e medie imprese (PMI) appartenenti a tutti i settori produttivi, ad eccezione delle attività finanziarie ed assicurative, possono accedere alla “Nuova Sabatini”, agevolazione messa a disposizione dal MIMIT (Ministero delle Imprese e del Made in Italy) con l’obiettivo di facilitare l’accesso al credito delle imprese e accrescere la competitività del sistema produttivo del Paese.
L'agevolazione “Nuova Sabatini” (anche nella sua forma potenziata, cd. “Nuova Sabatini Capitalizzazione”) sostiene gli investimenti per acquistare o acquisire in leasing:
- macchinari, attrezzature, impianti, beni strumentali ad uso produttivo;
- hardware, nonché software e tecnologie digitali.
I binari della misura sono due:
- da una parte è prevista la concessione di finanziamenti anche assistiti dal Fondo di garanzia per le PMI
- e dall’altra è consentito l’accesso a un contributo in conto impianti di importo variabile.
A partire dal 1° ottobre 2024, se soddisfatti determinati requisiti, le PMI possono richiedere l’accesso alla forma potenziata della “Nuova Sabatini”, la cd. “Nuova Sabatini Capitalizzazione” che prevede l’erogazione di un valore più alto del contributo MIMIT per incentivare processi di capitalizzazione delle PMI, costituite in forma societaria.
Il provvedimento fa seguito all'entrata in vigore, del 20 aprile 2024, del decreto interministeriale n. 43 del 19.01.2024 firmato dal ministro del MIMIT, Adolfo Urso, e dal ministro dell’Economia e delle Finanze, recante il Regolamento dell’intervento.
Ha una dotazione finanziaria di 80 milioni di euro.
L’ammontare delle agevolazioni è rapportato agli interessi calcolati su un finanziamento della durata di cinque anni e di importo uguale all’investimento, ad un tasso d’interesse annuo del:
- 5 % per le micro e piccole imprese
- 3,575 %, per le medie imprese.
Come indicato nell’ambito delle Faq pubblicate dal MIMIT, i contributi “Sabatini” sono cumulabili con il credito di imposta Industria 4.0 e con il nuovo bonus Transizione 5.0, non costituendo quest’ultimi aiuti di Stato, fermo restando che la cumulabilità con altre agevolazioni che abbiano ad oggetto i medesimi costi, non porti al superamento del costo sostenuto.