LEGGE DI BILANCIO 2023
La Banca Centrale Europea ha da tempo annunciato ed eseguito un progressivo aumento dei tassi di interesse (l’ultimo solo pochi giorni fa di 50 punti base) al fine di “raffreddare” l’aumento dei prezzi di beni e servizi.
Una delle inevitabili conseguenze è anche il rialzo degli interessi dei mutui a tasso variabile che reca notevoli svantaggi finanziari soprattutto alle fasce di popolazione con reddito più basso.
Per calmierare tali conseguenze interviene il comma 322 della Legge di Bilancio 2023 il quale stabilisce le condizioni per rinegoziare i mutui ipotecari per tutta la durata del contratto, concedendo di fatto l’applicazione del tasso fisso in luogo del tasso variabile.
I mutuatari beneficiari di questa agevolazione sono coloro che, per l’acquisto o la ristrutturazione della propria abitazione, hanno acceso mutui ipotecari con le seguenti caratteristiche:
- stipula o accollo prima dell’entrata in vigore del provvedimento in esame: 01.01.2023;
- importo originario non superiore a 200 mila euro;
- tasso e rata variabile per tutta la durata del contratto.
Per poter accedere all’agevolazione sono ulteriormente specificati i seguenti requisiti soggettivi:
- ISEE, al momento della richiesta di rinegoziazione, non superiore a 35 mila euro;
- non avere avuto ritardi nel pagamento delle rate del mutuo, salvo diverso accordo tra le parti.
Le condizioni di rinegoziazione consistono nell’applicazione del tasso annuo nominale fisso con limiti quantitativi prefissati.
Si potrà concordare:
- sia l’applicazione del nuovo tasso fisso per un periodo inferiore alla vita residua del finanziamento,
- sia un allungamento del piano di rimborso per massimo 5 anni sempre che, al momento della rinegoziazione, la durata residua del mutuo non superi i 25 anni.
La procedura di rinegoziazione deve essere necessariamente richiesta entro il 31 dicembre 2023.