LIMITI ALL’USO DEL CONTANTE
Con il prossimo 1° gennaio 2022, arriva a compimento quanto previsto dal D.Lgs. 124/2019 (Collegato alla Legge di bilancio per il 2020) in tema di uso del “contante”.
Tale norma rimodula e riduce sensibilmente la possibilità di usare il denaro contante nelle transazioni finanziarie sia tra operatori economici sia tra operatori privati. Non trovano nessuna deroga alla regola generale neanche le transazioni effettuate tra parenti se superiori ai limiti stabiliti dalla norma.
La norma modificata dal D.Lgs. 124/2019 prevede che il termine previsto per l’uso del contante è previsto nella misura di:
- 2.000 € dal 1.01.2020 al 31.12.2021;
- 1.000 € dal 1.01.2022.
Per cui dal prossimo anno sono vietate tutte le transazioni in contanti tra soggetti diversi per importi pari o superiori a € 1.000.
Ricordiamo che la norma sui “pagamenti frazionati” è già nota e non ha subito variazioni nel corso degli anni e pertanto non comportano violazione i singoli pagamenti in contanti sotto soglia (ora di € 1.000):
- più pagamenti sottosoglia relativi a distinte ed autonome operazioni (esempio: più fatture inferiori a limite, anche dello stesso fornitore), non collegate tra loro;
- singoli pagamenti sottosoglia che cumulati superano la soglia, quando sono insiti in un unico disegno negoziale: contratto di leasing, di somministrazione, di locazione;
- singoli pagamenti sottosoglia che sono parte di un’operazione frazionata (es. singola fattura) quando il frazionamento scaturisce dall’accordo contrattuale tra le parti (fattura di € 3.000 che già in origine prevede il pagamento frazionato dilazionato es.: 30-60-90-120 giorni).