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Modelli ISA 2018: pubblicate le prime bozze

L'Agenzia delle Entrate ha pubblicato sul proprio sito le prime bozze di modelli ISA 2018, gli indici sintetici di affidabilità che a partire dal periodo di imposta 2017 andranno a sostituire gli studi di settore.

Attraverso gli ISA, la cui introduzione anticipata al periodo di imposta 2017 è stata stabilita con il D.L. 50/2017 ,aziende e professionisti potranno usufruire di una metodologia statistico-economica che, attraverso una scala di valori da 1 a 10, stabilirà il grado di affidabilità e compliance dei propri comportamenti fiscali. Il legislatore ha legato ad un punteggio elevato, alcuni benefici fiscali per i contribuenti fiscalmente affidabili. Tra le principali premialità si ricordano:

  • esclusione dagli accertamenti di tipo analitico – presuntivo; 
  • limitazione nell’applicazione degli accertamenti basati sulla determinazione sintetica del reddito;
  • riduzione dei termini per l’accertamento;
  • esonero, entro i limiti previsti, dall’apposizione del visto di conformità per la compensazione dei crediti d’imposta;
  • esonero dall’apposizione del visto di conformità ovvero dalla prestazione della garanzia per i rimborsi IVA per un importo non superiore a 50mila euro.

L'Agenzia delle Entrate ha reso disponibili sul proprio sito le prime "Bozze non definitive della struttura della modulistica degli indici sintetici di affidabilità fiscale per il periodo di imposta 2017".  I primi 47 modelli suddivisi tra Commercio, Manifatture, Professionisti e Servizi, sono reperibili sul sito www.agenziaentrate.gov.it al seguente percorso: Home > Cosa devi fare > Dichiarazioni > Studi di settore - parametri e indici sintetici di affidabilità > ISA – Indici sintetici di affidabilità > Informazioni generali> Bozze Modello REDDITI 2018 La struttura delle bozze degli ISA è simile a quella degli studi di settore, e si suddivide in:

  • frontespizio, per codice attività, periodo d'imposta, mesi di attività ed eventuale multiattività;
  • quadro A, dedicato al personale; 
  • quadro B, per le unità locali;
  • quadro C, riguardante gli elementi specifici dell'attività;
  • quadro D, in cui andranno indicati i principali beni strumentali utilizzati;
  • quadro F o G, rispettivamente per imprese e lavoratori autonomi, in cui inserire i dati contabili.

Minore la quantità di informazioni extracontabili richieste rispetto ai vecchi studi di settore. I contribuenti potranno adeguare il reddito dichiarato utilizzando la voce "ulteriori componenti positivi per migliorare il profilo di affidabilità fiscale".

  • Data inserimento: 13.11.17