Norme sul divieto di utilizzo e di detenzione di esche o di bocconi avvelenati
Il Ministero della salute con l’ordinanza 13/06/2016, ai fini della tutela della salute pubblica, della salvaguardia e dell’incolumità delle persone, degli animali e dell’ambiente, ha provveduto alla emanazione di nuove norme riguardanti il divieto di utilizzo e di detenzione di esche o di bocconi avvelenati.
La normativa oggetto dell’ordinanza, vieta a chiunque di utilizzare in modo improprio, preparare, miscelare e abbandonare esche e bocconi avvelenati o contenenti sostanze nocive o tossiche, compresi vetri, plastiche e metalli o materiale esplodente, che possono causare intossicazioni o lesioni o la morte del soggetto che li ingerisce. Vieta, altresì, la detenzione, l'utilizzo e l'abbandono di qualsiasi alimento preparato in maniera tale da poter causare intossicazioni o lesioni o la morte del soggetto che lo ingerisce.
Per quanto riguarda le operazioni di derattizzazione e disinfestazione, eseguite da imprese specializzate, queste devono essere effettuate mediante l'impiego di prodotti autorizzati con modalità tali da non nuocere in alcun modo alle persone e alle altre specie animali non bersaglio e sono pubblicizzate dalle stesse ditte tramite avvisi esposti nelle zone interessate con almeno cinque giorni lavorativi d'anticipo. Gli avvisi devono contenere l'indicazione di pericolo per la presenza del veleno, gli elementi identificativi del responsabile del trattamento, la durata del trattamento e l'indicazione delle sostanze utilizzate e dei relativi antidoti.
Al termine delle operazioni sopra richiamate, il responsabile della ditta specializzata provvede alla bonifica del sito mediante il ritiro delle esche non utilizzate e delle carcasse di ratti o di altri animali deceduti, informando l'azienda sanitaria locale e l'Istituto zooprofilattico sperimentale territorialmente competenti in caso di recupero di specie non infestanti.
Si riporta in allegato il testo completo dell’Ordinanza che è stata pubblicata nella Gazzetta Ufficiale16/07/2016, n. 165.