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NUOVA ONDATA DI COMUNICAZIONI “TRUFFA”

Questa volta l’oggetto sono fantomatici “rimborsi straordinari”

Continuano le campagne malevole a nome dell’Agenzia delle Entrate diffuse con le consuete modalità che mirano a truffare gli ignari contribuenti.

I truffatori, questa volta, inviano al destinatario una mail relativa ad un fantomatico rimborso fiscale straordinario per indurre il destinatario a inserire i propri dati personali e altre informazioni da utilizzare per successive azioni fraudolente ed illecite.

L’Agenzia raccomanda di non aprire la mail, di non cliccare su eventuali link presenti e di non scaricare, aprire e compilare alcun modulo allegato alla mail.

Le mail “truffa” sono riconoscibili per i seguenti elementi:

  • l’indirizzo del mittente è estraneo all’Agenzia delle Entrate;
  • sono presenti numerosi errori grammaticali e di punteggiatura;
  • nell’oggetto è indicato “Rimborso straordinario”;
  • il testo della mail parla di rimborsi fiscali di importo variabile.

L’agenzia fa presente sulla possibilità che il messaggio “truffa sia recapitato anche sulla PEC del contribuente.

Il messaggio contenente il logo dell’Agenzia, richiede dati quali:

  • l’intestazione della società;
  • la sede legale;
  • la partita Iva;
  • il nome dell’amministratore.

Viene inoltre richiesto, oltre al modulo presente come allegato, l’invio dei seguenti documenti:

  • visura camerale aggiornata;
  • documento di identità dell’amministratore;
  • secondo documento di identità dell’amministratore (patente o passaporto);
  • tessera sanitaria.

L’Agenzia invita a prestare molta attenzione a questi messaggi e si dichiara totalmente estranea ai fatti in commento. Nei casi di dubbi non esitate a contattare gli uffici dell’Agenzia o consultare sul sito istituzionale il “Focus” dedicato alle attività di pishing.

  • Data inserimento: 20.01.25
  • Inserito in:: FISCO
  • Notizia n.: 6563