Previdenza complementare: Accordo Interconfederale Regionale sulla disciplina dell’adesione contrattuale dei lavoratori silenti.
Il 2 marzo u.s. Confartigianato Veneto, assieme alle altre associazioni datoriali, e CISL e UIL regionali hanno sottoscritto l’Accordo Interconfederale regionale sulla destinazione delle quote di adesione contrattuale dei lavoratori c.d. silenti.
L’accordo non è stato sottoscritto dalla CGIL.
Come noto la recente contrattazione regionale di categoria del sistema moda, dell’area chimica e del settore alimentazione/panificazione ha introdotto l’adesione contrattuale a previdenza complementare, stabilendo che i lavoratori possono decidere di destinare la relativa contribuzione ad uno dei due fondi negoziali dell’artigianato, Solidarietà Veneto o Fonte.
L’Accordo Interconfederale regionale del 16 dicembre 2016 (si veda notizia 3318 del 2.5.2017) ha fissato le regole generali dirette a disciplinare le modalità di adesione contrattuale e di versamento della relativa contribuzione (c.d. contributo contrattuale) definite dai contratti collettivi artigiani.
Lo stesso accordo, inoltre, ha dato una prima indicazione sulla destinazione delle quote dei lavoratori silenti, stabilendo che, in caso di inerzia del lavoratore nel manifestare la scelta del Fondo a cui operare il versamento del contributo contrattuale nel termine definito dai contratti collettivi, il contributo contrattuale sia versato, a cura del datore di lavoro, al Fondo a cui abbia aderito il maggior numero di lavoratori dell’azienda.
Ora, l’Accordo Interconfederale del 2 marzo, interviene a regolare la destinazione delle quote dei lavoratori silenti dipendenti da imprese nelle quali non è possibile rintracciare una maggioranza a favore di un Fondo o dell’altro, individuando Solidarietà Veneto quale Fondo di destinazione di tali quote.
Per quanto riguarda il versamento della contribuzione contrattuale, dal punto di vista operativo, nulla cambia. Le imprese continuano a versare anche le quote dei lavoratori silenti ad EBAV, il quale, in seguito, le destinerà a Solidarietà Veneto, secondo quanto stabilito dall’accordo del 2 marzo.
In allegato il testo dell’accordo.