Scade il 16 marzo la tassa di cc.gg. sui libri sociali per l’anno 2018
Il prossimo 16 marzo:
- le società di capitali;
- le società consortili;
- le aziende speciali degli enti locali ed i consorzi costituiti fra gli stessi;
- gli enti commerciali;
devono effettuare il versamento della tassa di concessione governativa relativa alla vidimazione dei libri sociali per il 2018. Si tratta di un versamento forfettario da effettuarsi annualmente a prescindere dal numero dei registri tenuti e dalle relative pagine. Il versamento è quantificato nella seguente misura:
- € 309,87 per la generalità delle società
- € 516,46 per le società con capitale sociale al 1 gennaio 2018 superiore a € 516.456,90
Per i soggetti anzidetti rimane in vigore l’obbligo, all’atto della vidimazione dei libri sociali, di apporre la marca da bollo nella misura di 16 euro ogni 100 pagine. In tale occasione sarà necessario esibire alla Camera di Commercio (o ad altri soggetti abilitati alla vidimazione) il versamento della tassa di concessione governativa eseguito per l’anno in corso.
Sono esclusi dal pagamento della tassa di concessione governativa:
- le società di persone;
- le società cooperative;
- le società di mutua assicurazione;
- gli enti non commerciali;
- le società di capitali sportive dilettantistiche.
Queste società, benché escluse dal versamento della tassa di concessione governativa, sono comunque soggette al pagamento dell’imposta di bollo in misura doppia (32 euro) da applicare sulle pagine del libro giornale e del libro inventari.
La vidimazione iniziale è prevista solo per i libri sociali obbligatori di cui all’articolo 2421 del c.c., si tratta del:
- libro dei soci;
- libro delle obbligazioni;
- libro delle adunanze e delle deliberazioni delle assemblee;
- libro delle adunanze e delle deliberazioni del consiglio di amministrazione;
- libro delle adunanze e delle deliberazioni del collegio sindacale;
- libro delle adunanze e delle deliberazioni del comitato esecutivo;
- libro delle adunanze e delle deliberazioni delle assemblee degli obbligazionisti;
- ogni altro libro o registro per i quali l’obbligo della bollatura è previsto da norme speciali.
I libri contabili previsti dal codice civile, ovvero libro giornale e libro inventari, non vanno vidimati ma numerati in maniera progressiva al momento dell’utilizzo, su di essi deve essere apposta, precedentemente all’utilizzo, una marca da bollo nella misura di 16 euro per ogni 100 pagine.
Quanto invece ai registri Iva e registro beni ammortizzabili essi non devono essere vidimati, sono soggetti a numerazione ma non alla apposizione della marca da bollo.
Il versamento deve essere effettuato utilizzando il modello F24, codice tributo 7085 nella sezione erario e indicando, quale annualità, il 2018, anno per il quale si versa la tassa in questione.
Solo in sede di costituzione della società tale tassa va versata utilizzando il bollettino postale.
L’omesso versamento della tassa annuale è punito con la sanzione amministrativa corrispondente dal 100% al 200% della tassa medesima e, in ogni caso, non inferiore a 103 euro.