È stata pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n.120 del 21 maggio 2021 la Legge 21 maggio 2021, n. 69, di conversione del Decreto Legge 22 marzo 2021, n.41
A poche ore dallo scadere del termine di conversione del Decreto Legge 22 marzo 2021, n. 41 che si ricorda essere il 22 maggio 2021, è stata pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n.120 del 21 maggio 2021 la Legge di conversione 21 maggio 2021, n. 69.
L’entrata in vigore del provvedimento è il 22 maggio 2021.
Entro il 31 maggio 2021 dunque, le aziende scelgono a chi affidare la gestione dei propri rifiuti urbani:
- i rifiuti urbani prodotti da utenze non domestiche che svolgono attività produttive sono quelli elencati nell’allegato L-quater e sono prodotti dalle attività elencate nell’allegato L-quinquies (si consideri l’allegato); le aziende produttrici dei rifiuti rientranti nelle categorie specificate, dovranno dichiarare al proprio comune/ente gestore se intendono utilizzare il servizio pubblico o uno smaltitore privato. Si precisa che un’azienda potrà conferire i propri rifiuti al servizio pubblico, solo se soddisfa contemporaneamente entrambi i requisiti delle due tabelle, ovvero rientra tra attività elencate nell’Allegato L-quinques e produce i rifiuti elencati nell’Allegato L-quater;
- la normativa sopracitata impone alle aziende, di comunicare formalmente al comune o all’ente gestore del servizio la propria decisione in merito, ovvero se consegnare i propri rifiuti urbani a soggetti privati o al servizio pubblico. Per comunicare la propria decisione è possibile utilizzare il modulo allegato (modulo di scelta conferimento rifiuti);
- tale scelta avrà riflessi sull’importo del tributo TARI in quanto, le aree di lavorazione che producono rifiuti urbani successivamente affidati ad un gestore privato, non saranno oggetto di applicazione della parte variabile del tributo in proporzione alla quantità di rifiuti (documentati) avviati al recupero;
- per quel che riguarda l’interpretazione che prevede un vincolo quinquennale per le aziende che optino per il servizio pubblico, si sottolinea che è intervenuta una nota dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato giudicando tale misura come limitativa della competitività delle aziende e della loro libertà di scelta sul mercato;
- la scelta delle utenze non domestiche, deve essere comunicata al comune, o al gestore del servizio rifiuti in caso di tariffa corrispettiva, entro il 30 giugno di ciascun anno, con effetto dal 1° gennaio dell’anno successivo. Solo per l’anno 2021 la scelta deve essere comunicata entro il 31 maggio con effetto dal 1° gennaio 2022 (termini così modificati a seguito conversione del D.L. 41/2021 nella Legge 69/2021).
Qualora non si comunichi la decisione di affidare lo smaltimento dei rifiuti urbani al gestore privato, le modalità di smaltimento rimarranno immutate.
L'Ufficio Ambiente e Certificazioni rimane a disposizione chiamando ai seguenti numeri di telefono 0444/168479, 0444/168367, 0444/168359 o mandando una e-mail ad uno dei seguenti indirizzi Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
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