Varati due schemi di decreti ministeriali in materia di energie rinnovabili previsti dal Decreto Romani per il governo dell'incentivazione delle rinnovabili
Sono stati varati, dal Ministro dello Sviluppo Economico di concerto col Ministro dell’Ambiente, i due schemi di decreti ministeriali in materia di energie rinnovabili previsti dal Decreto Romani.
I due provvedimenti, che passano dunque all’esame dell’Autorità dell’Energia e della Conferenza Stato-Regioni, definiscono i nuovi incentivi per l’energia fotovoltaica (Quinto Conto Energia) e per le rinnovabili elettriche non fotovoltaiche (idroelettrico, geotermico, eolico, biomasse, biogas).
Il Governo sostiene che questo cambio di rotta mira a raggiungere e superare gli obiettivi europei di produzione da fonti rinnovabili fissati per il 2020 attraverso una crescita, basata su un sistema di incentivazione equilibrato e vantaggioso per il sistema Paese, senza che ci sia un aggravio sulle bollette di cittadini e imprese.
Il sistema, come già previsto dalla precedente normativa, entrerà in vigore al superamento della soglia di 6 miliardi di incentivi per il fotovoltaico (previsto tra luglio e ottobre prossimi) e il 1 gennaio 2013 per il non fotovoltaico.
Viene inoltre introdotto un sistema di controllo e governo dei volumi installati e della relativa spesa complessiva, attraverso un meccanismo di aste competitive per i grandi impianti (superiori a 5 MW) e tramite registri di prenotazione per gli impianti di taglia medio-piccola (sono invece esclusi dai registri i micro impianti).
L’intento principale del Governo è programmare una crescita dell’energia rinnovabile più equilibrata che, oltre a garantire il superamento degli obiettivi comunitari al 2020 (dal 26% a circa il 35% nel settore elettrico), consenta di stabilizzare l’incidenza degli incentivi sulla bolletta elettrica.