Qualora sia provata la volontà del "disfarsi" è escluso che uno pneumatico possa essere individuato come "usato" o "ricostruibile": esso va inquadrato come rifiuto e il relativo deposito incontrollato è reato.
Il Ministero dell'Ambiente ha deciso solo per alcuni marchi di pneumatici l'importo del contributo ambientale. Inspiegabilmente, alla data del 12/09/2011, nulla si sa di tutti gli altri.
La normativa impone l’esposizione del contributo, ma non conoscendone ancora l’importo, in quanto il Ministero dell’Ambiente non lo ha ancora stabilito, nella fattura, ricevuta o scontrino, ci si deve limitare a riportare una specifica dicitura
Il produttore o l’importatore dei pneumatici è la persona fisica o giuridica che immette per la prima volta sul mercato pneumatici da impiegare come ricambio. Deve applicare il contributo ambientale e garantire la gestione dei pneumatici fuori uso
Confartigianato Autoriparatori ha siglato un protocollo d’intesa con ECOPNEUS, che è in grado di organizzare, senza oneri per le aziende, la raccolta dei pneumatici fuori uso (prodotti dal 09/06/2011) a partire dal 07/09/2011.
Il regolamento dispone obblighi per i produttori e gli importatori di pneumatici. Parte l'applicazione del contributo ambientale sui pneumatici immessi sul mercato. Per quelli fuori uso viene avviato un sistema di gestione senza oneri.
Ache per i pneumatici fuori uso (dopo le batterie usate e l'olio usato) viene avviata la raccolta senza alcun onere. Viene applicato il contributo ambientale in fase di sostituzione dei pneumatici fuori uso o in caso di vendita della vettura