AMBIENTE
89 Nel programmanazionale dei prevenzione
di rifiuti trova spazio anche il GreenPublic
Procurament.Obiettivonazionale“appalti verdi”
pubblici non inferiore al 50%.
Lapubblicaamministrazionepuòdareun forte impulsoper la
riduzione dei rifiuti se privilegia nei bandi pubblici, criteri di
selezione e valutazione di carattere ambientale.
Trova risaltonel ProgrammaNazionaledi prevenzionedei
rifiuti il tema degli “appalti verdi” della pubblica ammini-
strazione. Semprepiù lapubblicaamministrazione si deve
orientare verso appalti che tengano in considerazione cri-
teri ambientaliminimi.
La pubblica amministrazione può assumere un ruolo di
primopianonell’attuazionedi politichedi prevenzioneat-
traverso l’introduzione, nelle procedure di acquisto e nei
bandi pubblici, di criteri di selezione e di valutazione di
carattere ambientale che, pur assicurando la libera con-
correnza, garantiscono l’acquistodi prodotti preferibili dal
puntodi vista ambientale.
Il Ministero dell’ambiente ha elaborato il Piano d’azione
per la sostenibilità ambientale dei consumi della Pubbli-
caAmministrazione (PANGPP). Con decreto del Ministero
dell’ambientedel 10/04/2013 il Pianoè statoaggiornato.
L’obiettivo è quello di raggiungere entro il 2014 un livel-
lo di “appalti verdi”, ovvero di appalti conformi ai criteri
ambientali minimi, non inferiore al 50% sul totale degli
appalti stipulati per ciascuna categoria di affidamento e
forniture.
Il PAN GPP fornisce un quadro generale sul Green Public
Procurament, definisce gli obiettivi nazionali, identifica le
categorie di beni, servizi e lavori di intervento prioritarie
per gli impatti ambientali e i volumi di spesa, su cui defi-
nire i “Criteri ambientali minimi”. Detta inoltre specifiche
prescrizioni per gli enti pubblici, che sono chiamati a:
- effettuareun’analisi dei propri fabbisogni con l’obiettivo
di razionalizzare i consumi e favorire il decoupling (dis-
sociazione tra crescita economica e degrado ambienta-
le);
- identificare le funzioni competenti per l’attuazione del
GPP coinvolte nel processodi acquisto;
- redigere uno specifico programma interno per imple-
mentare le azioni in ambitoGPP.
Il Piano prevede l’adozione di misure volte all’integrazio-
ne delle esigenze di sostenibilità ambientale nelle pro-
cedure di acquisto di beni e servizi delle amministrazioni
competenti, sulla base dei seguenti criteri:
a) riduzione dell’usodi risorse naturali;
b)sostituzionedelle fonti energetichenon rinnovabili con
fonti rinnovabili;
c) riduzione della formazione di rifiuti;
d)riduzione dei rischi ambientali.
I criteriminimi ambientali già adottati sono:
- acquisto di carta per copia e carta grafica–decreto del
Ministerodell’Ambiente12/10/2009, GazzettaUfficiale
n. 269 del 09/11/2009 riguardante carta per copie e
amendanti.Tali criteri sono stati revisionati conDecreto
del Ministero dell’Ambiente 04/04/2013, GazzettaUffi-
ciale n. 159del 03/05/2013;
- acquisto di arredi per uffici, IT (computer, stampanti,
ecc.), tessili e apparati di illuminazione pubblica - De-
cretodelMinisterodell’Ambiente25/10/2011,Gazzetta
Ufficiale n. 64del 19/03/2011;
- acquistodi forniture ristorazione collettivae serramenti
esterni-DecretodelMinisterodell’Ambiente25/07/2011
-GazzettaUfficiale n. 220del 21/09/2011;
- servizi energetici per gli edifici - servizio di illumina-
zione e forza motrice e servizio di riscaldamento/raf-
frescamento – Decreto del Ministero dell’Ambiente
07/03/2012, GazzettaUfficiale n. 74del 28/03/2012;
- acquisizione dei veicoli adibiti al trasporto su strada -
Decreto del Ministero dell’Ambiente 08/05/2012, Gaz-
zettaUfficiale n. 129del 05/06/2012;
- affidamento del servizio di pulizia e per la fornitura di
prodotti per l’igiene - Decreto del Ministero dell’Am-
biente 24/05/2012, Gazzetta Ufficiale n. 142 del
20/06/2012;
- guida per l’integrazione degli aspetti sociali negli ap-
palti pubblici–Decreto 06/06/2012, GazzettaUfficiale
n. 159del 10/07/2012.
Il Programma nazionale di prevenzione dei rifiuti è stato
adottato e approvato con il decretodelMinisterodell’am-
biente 07/10/2013, pubblicato nella Gazzetta ufficiale
18/10/2013, n. 245.
AMBIENTE
90 Nel programmanazionale di prevenzione dei
rifiuti si affrontano alcuni aspetti riguardanti
quelli derivanti dalla costruzione e demolizione.
Avanza l’ipotesi della definizione di una figura di riferimento
relativa alla gestione dei processi di demolizione controlla-
ta.
In base al rapporto Rifiuti speciali – edizione 2012 di
ISPRA che fornisce i dati, relativi all’anno 2010, circa il
46%del totaledei rifiuti speciali prodotti è rappresentato
da rifiuti da costruzione e demolizione. Rispetto ai rifiuti
da costruzione e demolizione, il Piano, rileva la necessità
di approfondire la conoscenza di questo flusso, e per tale
motivoè statopostoall’attenzionedel tavolopermanente
di lavoro previsto dal programma nazionale di prevenzio-
ne dei rifiuti. In particolare, indica il programma, occorre
individuareunametodologiadi calcoloegli strumenti per
contabilizzare questa categoria di rifiuti.
Tra le azioni che possono andare nella direzione di gesti-
re le attività di demolizione in un’ottica anche di preven-
zione dei rifiuti, viene citato nel programma, il protocollo
d’intesa tra FORMEDIL e AIDECO siglato il 20/05/2011.
Oggetto dell’accordo è la definizione delle competen-
ze professionali specialistiche proprie degli interventi di
decostruzione/demolizione controllata, la definizione di
percorsi standard di formazione e addestramento alle at-
trezzature specialistiche utilizzate, lo sviluppo di processi
formativi per le aziende e gli operatori, con il coinvolgi-
mento in tali attivitàdegli Enti ScuolaEdile territoriali.Ta-
le accordo si pone come ulteriore obiettivo la definizione
di unafigura standarddi riferimento relativa allagestione
dei processi di demolizione controllata e dei relativi stan-
dard formativi da proporre alla contrattazione fra le parti
sociali di settore.
Altro riferimento per la prevenzione dei rifiuti nel settore
delle costruzioni e demolizioni è dato dal Green Public
Procurament “Costruzione emanutenzione delle strade”e
“costruzione emanutenzione degli edifici”, infatti rientra-
no tra le categorie per le quali devono essere adottati i
CriteriAmbientaliMinimi previsti dal Pianod’Azioneper la
SostenibilitàAmbientale della pubblicaAmministrazione.
AMBIENTE
91 Proroga del termine di ammissione indiscarica,
fino al 31/12/14, dei rifiuti conPCI (Potere
Calorifico Inferiore) >13.000 kj/kg.
La proroga riguarda l’articolo 6, comma 1, lettera p) del de-
creto legislativo 13/01/03, n. 36.
Prorogato fino al 31/12/14, il termine di ammissione in
discarica, dei rifiuti con Potere Calorifico Inferiore (PCI) >
13.000 kj/kg. Tale proroga riguarda l’articolo 6, comma 1,
letterap) del decreto legislativo13/01/03, n. 36, di segui-
to riportato:
“p) rifiuti con PCI (Potere Calorifico Inferiore) > 13.000 kj/kg
a partire dal 31/12/2014 ad eccezione dei rifiuti provenienti
dalla frantumazione degli autoveicoli afinevita e dei rottami
ferrosi per i quali sono autorizzate discariche monodedicate
che possono continuare ad operare nei limiti delle capacità
autorizzate alla data di entrata in vigore della legge di con-
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Venerdì
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