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Acconti e formazione del Plafond Iva

La fatturazione e registrazione degli acconti concorre alla formazione del plafond

Premesso che l’impresa che effettua regolarmente operazioni non imponibili (esportazione al di fuori dell’Unione Europea e/o cessioni intracomunitarie) può, al verificarsi di determinate condizioni, beneficiare dello status di esportatore abituale, ci si chiede se l’emissione di fatture di acconto, ad esempio in vista di un’esportazione non imponibile art. 8 DPR 633/72, possa generare plafond. A questo interrogativo è stata fornita risposta dall’Agenzia delle Entrate con la consulenza giuridica n. 3/2024 e pubblicata il 06.08.2024. Il momento costitutivo del plafond deve essere riferito alle operazioni registrate ex art. 23 Dpr 633/72 con riferimento al momento della data di emissione della fattura. Nelle ipotesi di emissione anticipata di fattura o di pagamento anticipato dei corrispettivi, tali importi concorrono alla determinazione non solo dello status di esportatore abituale, ma anche della formazione del plafond. Ne consegue che la fatturazione e registrazione degli acconti concorre alla formazione del plafond, essendo l’operazione, secondo quanto rappresentato nel suo insieme, preordinata ad una cessione all’esportazione ai sensi dell’art. 8 Dpr 633/72. Tuttavia, qualora l’operazione non vada a buon fine, il plafond costituito sulle fatture di acconto dovrà essere opportunamente rettificato.

  • Data inserimento: 26.08.24
  • Inserito in:: IVA
  • Notizia n.: 6366