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Corte di Cassazione: il documento di valutazione dei rischi si applica a tutte le tipologie di rischio e a tutti i settori, pubblici e privati, comprese quindi le attività di ristorazione e pub

Importante anche l’obbligo formativo e informativo in generale e in particolare sulle procedure di primo soccorso, antincendio e di evacuazione in caso di pericolo grave e immediato

La Corte di Cassazione con la sentenza n. 39363 del 30/09/2015 ha rigettato un ricorso avverso la sentenza del Tribunale di Milano ribadendo che “Il documento di valutazione dei rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori è applicabile a tutte le tipologie di rischio e a tutti i settori pubblici o privati, comprese quindi le attività di ristorazione”.

Nella sentenza in questione tale obbligo (del DVR) è previsto quindi anche per le attività di pub con attività accessoria di piccoli intrattenimenti, aspetto peraltro specificato anche in altra precedente sentenza (Cassazione 31/08/2012, n. 33567) che appunto ribadiva l’applicabilità del decreto legislativo n. 81/2008 (testo unico in materia di salute e sicurezza sul lavoro) a ristoranti, bar, circoli privati.

Peraltro viene colta l’occasione per evidenziare che l'art. 36 del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, prevede l'informazione ai lavoratori "sulle procedure che riguardano il primo soccorso, la lotta antincendio, l'evacuazione dei luoghi di lavoro", mentre l'art. 37, comma 9, prevede che "i lavoratori incaricati dell'attività' di prevenzione incendi e lotta antincendio, di evacuazione dei luoghi di lavoro in caso di pericolo grave ed immediato, di salvataggio, di primo soccorso e, comunque, di gestione dell'emergenza devono ricevere un'adeguata e specifica formazione e un aggiornamento periodico".

In allegato la sentenza della Corte di Cassazione n. 39363 del 30/09/2015

  • Data inserimento: 21.03.17