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Energia: per i consumatori in tutela, da ottobre gas +1,1% elettricità + 1,4%

Il nuovo metodo di aggiornamento ha contenuto l’ aumento del gas di uno 0,6%

Dal 1° ottobre 2012 aumentano ancora i prezzi di gas ed energia elettrica. Secondo quanto stabilito dall’Autorità per l’energia, per le famiglie e i piccoli consumatori serviti in tutela, il gas aumenterà del 1,1% e l’energia elettrica dell’1,4%. La maggiore spesa su base annua sarà rispettivamente di 14 euro per il gas e di 7,6 euro per l’energia elettrica. A influire sulle variazioni sono principalmente gli inaspettati rialzi delle quotazioni petrolifere che in meno di tre mesi sono saliti di oltre il 20%. Tuttavia, per il gas, occorre sottolineare che l’applicazione del nuovo metodo di aggiornamentodella ‘quota energia’ (QE), approvato a giugno dall’Autorità, ha consentito di evitare, alla vigilia dei più alti consumi autunnali, un aumento che sarebbe stato dell’1,7% (pari ad una maggiore spesa complessiva di 21 euro; l’esborso evitato, quindi, è pari a 7 euro su base annua). Infatti, grazie al nuovo meccanismo, il prezzo della materia prima gas (ovvero la QE) è stato determinato con un mix di contratti di importazione di lungo periodo e una quota crescente di mercato spot, attualmente più favorevole per i consumatori. E’ prevista una nuova fase di riforma della QE, già annunciata in Relazione Annuale e operativa dai primi mesi del 2013, che porterà ulteriori ribassi di prezzo alle forniture di gas alle famiglie.

Per l’energia elettrica, oltre ai rialzi del petrolio, ha inciso la necessità di aumentare il gettito a copertura della voce A3 degli oneri di sistema per l’incentivazione alle fonti rinnovabili e assimilate nell’anno 2012. Successivamente all’iter promosso dall’Autorità nel marzo scorso, con i decreti interministeriali 5 luglio e 6 luglio 2012, il quadro normativo relativo all’incentivazione delle fonti rinnovabili si è meglio delineato, rientrando in un percorso più sostenibile e prevedibile. In tal senso, parte dell’incremento della voce A3 legata all’incentivazione delle rinnovabili, è attribuibile ad una previsione leggermente superiore alla stima del fabbisogno per l’anno in corso, anche a causa della contrazione dei consumi 2012 assoggettabili agli oneri generali. Inoltre, nell’ambito delle iniziative per garantire la sostenibilità finanziaria dell’incentivazione di queste fonti, l’Autorità ha avviato un percorso graduale per l’aggiornamento della A3, per:

  • • assicurare la copertura della prevista crescita degli incentivi anche nel 2013, coerentemente con la normativa vigente in termini di incentivazione;
  • • compensare entro il prossimo anno il deficit di 1,5 miliardi di euro sullo stesso conto A3, formatosi prevalentemente nel periodo 2009-2011.

L’obiettivo del Regolatore è di consentire il progressivo riequilibrio dei conti di gestione presso la Cassa Conguaglio per il settore elettrico e di rendere più trasparente l’effettivo peso della componente A3, alla luce del nuovo quadro normativo per l’incentivazione delle rinnovabili.

Questi interventi si collocano nella prospettiva di distribuire negli anni gli oneri generali di sistema e di garantire un gettito costante ed equilibrato dei flussi che alimentano i diversi conti a copertura di questi oneri. Tutto ciò con l’obiettivo di evitare improvvisi picchi nelle bollette e di contenere al massimo l’impatto sui clienti finali, attraverso una distribuzione di medio termine del carico di questi oneri basata sulle previsioni di necessità di copertura,

L’aggiornamento nel dettaglio

Per il gas sull’incremento totale dell’1,1%, hanno inciso:

  • • per lo 0,6% circa l’aumento della materia prima e il bilanciamento del sistema gas, valore comunque dimezzato rispetto a quello che sarebbe stato con il vecchio metodo di aggiornamento;
  • • per lo 0,5% circa l’aggiornamento della componente tariffaria UG1 a copertura del fabbisogno dei sistemi di perequazione per la distribuzione, per effetto della sentenza del Consiglio di stato avversa all’Autorità3.

Per l’energia elettrica sull’incremento totale dell’1,4% hanno inciso:

  • • per lo 0,7% circa la materia prima
  • • per lo 0,6% circa l’aggiornamento della voce A3, ovvero gli incentivi alle fonti rinnovabili e assimilate (voce A3);
  • • lo 0,1% è dovuto al corrispondente adeguamento delle imposte (IVA).

In particolare, sull’andamento della materia prima, hanno influito l’andamento negli ultimi mesi delle quotazioni petrolifere e del PUN, il prezzo dell’energia elettrica sulla borsa elettrica.

Rispetto al petrolio, da fine giugno le quotazioni hanno ripreso a salire portandosi intorno ai 110-115 $/b per la qualità Brent, soprattutto a causa delle rinnovate e persistenti tensioni geopolitiche (crisi siriana, inizio dell’embargo nei confronti dell’Iran, ecc.) e del recupero dei mercati finanziari; nello stesso periodo, l’euro ha perso terreno rispetto al dollaro portandosi su valori prossimi a 1,20 $/€ verso fine luglio.

Energia elettrica: l’aggiornamento trimestrale nel dettaglio

Dal 1° ottobre, il prezzo di riferimento dell’energia elettrica sarà di 19,403 centesimi di euro per kilowattora, tasse incluse. La spesa media annua della famiglia tipo sarà pari a circa 524 euro così ripartiti.

  • • 297 euro (pari al 56,74% del totale della bolletta) per i costi di approvvigionamento dell’energia e commercializzazione al dettaglio;
  • • 69 euro (13,18%) per i servizi tariffati a rete (trasmissione, distribuzione e misura);
  • • 70 euro (13,25%) per le imposte che comprendono l’IVA e le imposte erariali (o accise);
  • • 88 euro (16,83%) per gli oneri generali di sistema, fissati per legge.

Gas naturale: l’aggiornamento trimestrale nel dettaglio

Dal 1° ottobre, i prezzi di riferimento del gas saranno di 91,24 centesimi di euro per metro cubo, con un aumento rispetto al trimestre precedente, di 1,02 centesimi di euro, tasse incluse. Per il cliente tipo, ciò comporta una spesa di circa 1.277 euro su base annua. La spesa media annua della famiglia tipo sarà così suddivisa:

  • • 531 euro ( pari al 41,53% del totale della bolletta) per la materia prima;
  • • 430 euro (33,68%) per le imposte che comprendono le accise (16,76%), l’addizionale regionale (2,22%) e l’IVA (14,70%);
  • • 62 euro (4,87%) per trasporto e stoccaggio;
  • • 154 (12,09 %) per la distribuzione;
  • • 100 (7,83%) per vendita al dettaglio, commercializzazione all’ingrosso ed oneri aggiuntivi.

Queste condizioni di fornitura si applicano ai clienti domestici, ai condomini con consumi inferiori ai 200.000 Smc annui, alle utenze relative ad attività di servizio pubblico ed alle utenze per usi diversi con consumi non superiori a 50.000 Smc annui.

Fonte: Autorità energia e gas

  • Data inserimento: 01.10.12