Osservatorio del CAEM: i consumi di elettricità segnano un +26,3% rispetto allo stesso periodo del 2020, ma sul 2019 segnano ancora il passo con un -2,4%
Che la ripresa sia un dato di fatto, perlomeno rispetto al 2020, è sotto gli occhi di tutti, ma si può parlare di una reale ripresa economica tenendo come riferimento i dati del primo anno di COVID? Oppure si devono confrontare dati e informazione di oggi e quindi del 2021 rispetto a quelli pre pandemici? È proprio sulla base di questa considerazione che il consueto Osservatorio trimestrale sui consumi di energia elettrica del CAEM, il Consorzio di riferimento per Confartigianato Vicenza per le forniture di energia elettrica e gas, con dati reali e riferiti soprattutto alle piccole imprese, rileva che non sono ancora stati recuperati i livelli di consumi di energia elettrica pre-pandemia.
I dati rilevati dai consumi effettivi di energia elettrica analizzati su un campione di 4438 imprese evidenziano nel secondo trimestre 2021 un calo del -2,4% rispetto a quelli dello stesso periodo del 2019.
Nel secondo trimestre 2021 è stato riscontrato dall’Osservatorio del CAEM un forte incremento tendenziale dei consumi di energia elettrica con un +26,3% rispetto al secondo trimestre 2020. Un dato atteso anche perché nel periodo marzo-giugno 2020, con il lockdown, molte imprese avevano momentaneamente sospeso la loro attività. L’Osservatorio rileva però che i livelli di consumo pre-pandemici, anche nel secondo trimestre non sono stati raggiunti, e si aggiungono al -2,3% di consumi di energia del primo trimestre 2021 rispetto a quello del 2019”.
Nel secondo trimestre 2021 l’Osservatorio CAEM rileva il trend positivo dei consumi di energia elettrica di tutti i settori economici, come altrettanto tutti erano stati coinvolti dalla forte contrazione registrata nel secondo trimestre dello scorso anno. Trend positivo generalizzato, che però evidenzia che solo il settore della produzione ha recuperato i livelli di consumi elettrici pre-pandemia, segnando un +1,9% rispetto al secondo trimestre 2019.
Gli andamenti rilevati per settore dall’Osservatorio sono i seguenti: alimentazione (+11,5% ma sul 2019 -5,0%); ceramica e vetro (+40,1% ma sul 2019 -3,3%); metalli preziosi (+52,0% ma sul 2019 -9,3%); odontotecnici (+41,9% ma sul 2019 -2,9%); estetica e acconciatori (+57,9% ma sul 2019 -16,8%); arti sanitarie (+13,0% ma sul 2019 -21,4%); edili (+21,1% ma sul 2019 -4,7%); comunicazione (+33,3% ma sul 2019 -5,8%); legno e arredo (+40,6% ma sul 2019 -2,0%); carrozzerie (+21,4% ma sul 2019 -1,3%); autofficine e affini (+13,1% ma sul 2019 -8%); trasporto (+22,0% ma sul 2019 -4,2%); pulisecco (+18,8% ma sul 2019 -14,6%); abbigliamento (+31,3% ma sul 2019 -12,0%); platica (+27,4% e sul 2019 +0,3%); chimica (+31,8% e sul 2019 +6,5%); meccanica ed elettromeccanica (+26,4% e sul 2019 +2,3%).