Piano di Azione Nazionale per l’Efficienza Energetica
Il ministero dello Sviluppo Economico ha aperto la consultazione pubblica sullo schema del II Piano di Azione Nazionale per l’Efficienza Energetica-Paee 2011, finalizzata a raccogliere commenti e suggerimenti prima dell’elaborazione e dell’approvazione definitiva del testo. Il testo del "Secondo Piano di Azione Nazionale per l’Efficienza Energetica", è attualmente visibile per permettere a tutti i soggetti di inviare commenti e suggerimenti prima dell'elaborazione e dell'approvazione definitive del testo.
Il documento deriva da una proposta dell'ENEA (Obiettivo Efficienza Energetica) e tiene conto delle prime osservazioni formulate nell'ambito di un gruppo di lavoro paritetico che ha coinvolto le Amministrazioni centrali e le Regioni.
Il Piano, previsto dalla Direttiva Europea 2006/32/CE, sarà approvato dal Ministro dello Sviluppo economico, di concerto con il Ministro dell’Ambiente, d’intesa con la Conferenza Stato Regioni Province autonome. Successivamente all'approvazione il Piano sarà trasmesso alla Commissione europea.
Il primo Piano d'Azione Nazionale per l'Efficienza Energetica ha individuato gli orientamenti che lo Stato Italiano ha assunto per raggiungere gli obiettivi di miglioramento dell'efficienza energetica e dei servizi energetici. Il nuovo piano rimarca il ruolo dell'efficienza energetica come strumento imprescindibile di riduzione dei consumi, per raggiungere i target ambiziosi europei del 20-20-20 e al fine di avviare un uso efficiente delle risorse. Allo stesso tempo, in parallelo con il Piano d'Azione Nazionale per le Energie Rinnovabili (PAN), fornisce ulteriori indicazioni a favore dell'efficienza energetica, come presupposto indispensabile per il raggiungimento degli obiettivi in materia di energie rinnovabili e riduzione della CO2, inducendo quindi a valutare l'attuazione della Direttiva 2006/32/CE in un contesto strategico anche al di fuori del proprio ambito settoriale.
In effetti, gli interventi volti alla riduzione del consumo finale lordo di energia attraverso programmi e misure di miglioramento dell'efficienza energetica, agevolano al sensibilizzazione verso la contestuale promozione dell'obiettivo di produzione di energia da fonti rinnovabili. In tal senso il PAEE 2011 pone le basi per la predisposizione di una pianificazione strategica delle misure di efficienza energetica e di reporting su tutti i risparmi, non solo in energia finale.
Il PAEE 2011 intende dare seguito ad azioni ed iniziative già previste e si propone di presentare nel contempo nuove proposte per il medio-lungo termine, con il sostegno di scenari innovativi, per il conseguimento dell'obiettivo generale al 2016, che viene mantenuto pari al 9,6%. La Direttiva 2006/32/CE impone come obiettivo nazionale indicativo globale di risparmio energetico al 2016, pari al 9 % per il nono anno di applicazione, da conseguire tramite servizi energetici e altre misure di miglioramento dell'efficienza energetica.
Oltre ai certificati bianchi e agli incentivi per gli interventi di efficientamento energetico in edilizia, nel PAEE sono considerati anche gli effetti del D. Lgs. 192/2005 relativo al rendimento energetico in edilizia. Nonostante le principali normative di comparto in Italia fossero già state oggetto di attenzione del legislatore, è con questo decreto che cominciano nuovi e forti impulsi che hanno modificato le logiche progettuali e le prescrizioni minime dei materiali e degli impianti, oltre ad aver introdotto la certificazione energetica degli edifici.
Ad ogni modo il secondo Piano rappresenta un primo passo verso il raggiungimento degli obiettivi di risparmio d'energia primaria al 2020, stabiliti dal "pacchetto Energia" dell'Unione Europea, per il quale ancora ulteriori sforzi dovranno essere messi in campo.