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TREGUA DI NATALE PER GLI AVVISI BONARI

Dal 1.12 è scattato lo stop “formale” agli invii

La cosiddetta tregua fiscale di fine anno, che dovrebbe alleggerire il carico dei contribuenti nel periodo natalizio, esiste sulla carta, ma nella prassi assume quasi i connotati di una “beffa”. Vediamo perché.

A partire dal 1.12 e fino al 31.12 l'Agenzia delle Entrate sospende l'invio di:

  • avvisi bonari,
  • comunicazioni di irregolarità e
  • lettere di compliance

come previsto dall'art. 10 D.Lgs. 1/2024.

Il contribuente, almeno teoricamente, non dovrebbe ricevere nuove comunicazioni relative agli esiti dei:

  • controlli automatizzati,
  • dei controlli formali o alla liquidazione delle imposte sui redditi a tassazione separata.

La realtà operativa è però ben diversa.

Per evitare che il blocco di dicembre rallenti l'attività di controllo, l'Amministrazione Finanziaria ha semplicemente anticipato il suo operato: le comunicazioni che sarebbero dovute “partire” a dicembre vengono recapitate in massa nei mesi di ottobre e novembre. Il risultato è che la tregua natalizia resta, di fatto, più un “astratto” dettato normativo che un sollievo sostanziale per i contribuenti ed i “tecnici” che li assistono.

Cosa prevede la norma

Secondo quanto previsto dall'art. 10 D.Lgs. 1/2024, la sospensione riguarda 4 tipologie di atti:

  • gli esiti dei controlli automatizzati su imposte dirette e Iva (avvisi bonari),
  • le comunicazioni dei controlli formali ex art. 36-ter D.P.R. 600/1973,
  • gli avvisi di liquidazione delle imposte dovute sui redditi soggetti a tassazione separata e
  • gli inviti all'adempimento di cui all'art. 1, c. 412 L. 311/2004, vale a dire le note di compliance destinate a favorire l'adempimento spontaneo.

La norma, applicata sia al mese di agosto sia al mese di dicembre, nasce con l'obiettivo dichiarato di rendere più "umano" il rapporto fisco-contribuente in 2 periodi tradizionalmente caratterizzati da vacanze e festività.

L'azione preventiva degli uffici, che anticipano comunicazioni e controlli nelle settimane immediatamente precedenti, di fatto svuota la tregua di una parte della sua funzione dichiarata.

In conclusione, gli avvisi bonari per Natale  non arrivano a dicembre semplicemente perché sono già arrivati in autunno.

  • Data inserimento: 05.12.25
  • Inserito in:: FISCO
  • Notizia n.: 6982