InformaImpresa 01 - 2014 - page 5

parte di alcuni portatori di interesse, su alcune disposizio-
ni del Decreto 08/05/2012 relativo ai criteri ambientali
minimi per l’acquisizione dei veicoli adibiti al trasporto su
strada si riporta quanto segue.
I seguenti paragrafi del decreto:
7.2.1. “Limiti di emissioni di inquinanti. Acquisto, leasing
di veicoli (M3) nuovi”
- 8.2.1. “Limiti di emissioni di inquinanti. Acquisto, leasing
di veicoli (N3) nuovi”
Stabiliscono che “I livelli di emissione di inquinanti dei
veicoli offerti devono essere inferiori o al massimo pari a
quelli definiti dall’Allegato I del Regolamento n. 595/2009
relativo all’omologazione dei veicoli a motore e dei moto-
ri dei veicoli pesanti (Euro VI), quando tale Regolamento
entrerà in vigore ai fini dell’immatricolazione.” Con la pre-
sente nota si precisa che il termine entro il quale i veicoli
oggetto della gara d’appalto dovranno rispettare i limi-
ti di emissione previsti dall’Allegato I del Regolamento n.
595/2009, è quello in cui tali limiti diverranno obbligato-
ri ai fini dell’immatricolazione, ovvero dal 01/01/2014.
Decreto correttivo
In data 30/11/2012, il Ministro dell’ambiente, ha fir-
mato il decreto correttivo dell’allegato al decreto mini-
steriale del 08/05/2012.
* Con Decreto 07/03/2012 (G.U. n. 74 del 28/03/2012)
sono stati adottati i “Criteri Ambientali Minimi” per
l’affidamento di servizi energetici per gli edifici – ser-
vizio di illuminazione e forza motrice - servizio di
riscaldamento/raffrescamento
* Con Decreto 25/07/2011 (G.U. n. 220 del 21/09/11)
sono stati adottati i “Criteri Ambientali Minimi” per
la ristorazione collettiva e derrate alimentari e per i
serramenti esterni
* Con Decreto 22/02/2011 (G.U. n. 64 del 19/03/2011)
sono stati adottati i “Criteri Ambientali Minimi” per
prodotti tessili, arredi per ufficio, apparati per l’illu-
minazione pubblica, IT (computer, stampanti, appa-
recchi multifunzione, fotocopiatrici)
* Con Decreto 12/10/2009 (G.U. n. 269 del 09/11/09)
sono stati adottati i “Criteri Ambientali Minimi” per
ammendanti (servizi urbani e al territorio)
Criteri in via di definizione
alla data del 19/12/2013
Sono in corso di predisposizione i “Criteri Ambientali
Minimi” per le seguenti categorie:
* Costruzione e manutenzione delle strade
* Gestione dei rifiuti urbani
* Consumabili da stampa (cartucce toner)
Criteri in via di aggiornamento
alla data del 19/12/2013
Si sta provvedendo ad aggiornare i “Criteri Ambientali
Minimi” relativi alle seguenti categorie:
* Apparati per illuminazione pubblica
* Ammendanti
* IT
L’integrazione degli aspetti sociali
nelle gare d’appalto
La necessità di passare dal concetto di “acquisti verdi”
a quello di “acquisti sostenibili” è in linea con il con-
cetto generale di “sostenibilità” che deve essere inteso
nei suoi tre aspetti costituenti: ambientale, sociale ed
economico. Perciò, è in via di progressivo rafforzamen-
to nelle esperienze internazionali e comunitarie l’in-
troduzione di determinati criteri sociali negli appalti
pubblici. E’ prevedibile che questa tendenza si rafforzi
nel prossimo futuro per la crescente sensibilizzazione
dell’opinione pubblica e delle Pubbliche Amministra-
zioni sugli effetti perversi che il mancato rispetto di
regole e controlli sulle condizioni sociali, con sui si
svolgono le attività produttive, provoca sia sulla qua-
lità della vita e sia sulla dignità delle persone nonché
sul mercato.
A livello nazionale, il Piano d’Azione sul GPP, coeren-
temente con gli indirizzi europei, richiama i tre aspetti
della sostenibilità, accogliendo l’obiettivo di tutela so-
ciale.
In tale prospettiva il Ministero dell’ambiente, ripren-
dendo esperienze di altri paesi, sta sviluppando un
approccio basato su un dialogo strutturato fra ammi-
nistrazioni aggiudicatrici e fornitori aggiudicatari, con
l’obiettivo di costruire un sistema conoscitivo traspa-
rente dell’intera catena di fornitura, permettendo così
di verificare che siano effettivamente rispettati i diritti
umani fondamentali e gli standard minimi relativi alle
condizioni di lavoro, riconosciuti a livello internazio-
nale.
Il percorso intrapreso potrà consolidarsi, poiché l’appli-
cazione diffusa di pratiche di Sustainable Public Procu-
rement è strumento utile per contrastare:
- fenomeni di sfruttamento della forza lavoro, con con-
seguenti ingiusti arricchimenti a danno e a lesione
della dignità umana;
- fenomeni di dumping basati su pratiche illegali;
- azioni di concorrenza sleale soprattutto di alcuni Pa-
esi;
- diffusione di sacche di povertà e degrado, con effetti
negativi per l’economia generale nel lungo periodo
Fonte: estratto dal sito del Ministero dell’Ambiente
ambiente
5 Revisionato il Piano d’azione per la
sostenibilità ambientale nel settore della
pubblica amministrazione.
Con l’acronimo GPP (Green public procurement) viene in-
dicato uno strumento di politica ambientale volontario
che intende promuovere l’inserimento di criteri ambienta-
li nelle modalità di acquisto di beni e servizi dell’ammini-
strazione pubblica.
Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 03/05/2013, n. 102,
il decreto del Ministero dell’ambiente 10/04/2013 ri-
guardante l’emanazione del “Piano d’azione per la so-
stenibilità ambientale nel settore della pubblica ammi-
nistrazione – revisione 2013”.
La pratica del
Green public procurement
consiste nella
possibilità di inserire criteri di qualificazione ambien-
tale negli appalti delle amministrazioni pubbliche per
l’acquisto di beni e servizi.
Da un lato il “pubblico” riduce l’impatto ambientale
dei beni e servizi di cui necessita, dall’altro si ottiene
un “effetto traino” spingendo il mercato a orientarsi su
prodotti e servizi a basso impatto ambientale, modi-
ficando, probabilmente, anche le strategie produttive
delle imprese.
Un appalto della pubblica amministrazione verrà con-
siderato “verde” se il bando di gara risponde a determi-
nate caratteristiche fissate dalle norme per quel parti-
colare settore.
Le imprese che intendono partecipare alla gara per for-
nire beni o servizi al committente pubblico dovranno
rispettare le condizioni “ambientali” fissate dal bando
di gara.
Il decreto
Con questo decreto ministeriale è stato approvata la
revisione e l’aggiornamento del Piano d’azione per la
sostenibilità ambientale nel settore della pubblica am-
ministrazione
Il documento conferma e aggiorna i capitoli 1, 2 e 3,
sostituisce i capitoli 4,6 e 7 ed elimina il capitolo 8 del
precedente Piano d’azione per la sostenibilità, adottato
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