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Inail: piano di monitoraggio e di intervento nelle imprese per l’ottimizzazione della valutazione e gestione dello stress lavoro correlato

Tramite gli Spisal è in corso la verifica dell’efficacia del sistema di valutazione e gestione del rischio stress lavoro correlato. In tutta Italia verranno coinvolte 1.000 imprese. Nel Veneto sono 115 (escluse comunque quelle fino a 5 addetti)

A distanza di alcuni anni dall’avvio dell’obbligo della valutazione del rischio da stress lavoro correlato, Inail sta promuovendo per il tramite degli Spisal territoriali un’azione per verificare e monitorare l’efficacia del percorso metodologico applicato con l’apposita normativa.

Il monitoraggio avverrà su un campione casuale di aziende, rappresentativo per regione, da parte delle attività di vigilanza (Spisal) in materia di stress lavoro correlato. Questo significa che, pure essendo questa iniziativa tesa a monitorare come la valutazione dello stress è stata realizzata e come è stata successivamente gestita, che effettua queste verifiche è comunque un ispettore e, quindi, opera come pubblico ufficiale che, a fronte del mancato rispetto dell’obbligo di effettuazione della valutazione da rischio stress lavoro correlato, inevitabilmente dovrà applicare le sanzioni previste.

La rilevazione delle informazioni verrà effettuata, dagli ispettori degli Spisal,  attraverso una scheda appositamente realizzata.

Questa iniziativa ha sostanzialmente due obiettivi dichiarati dall’Inail:

1) sensibilizzare e informare circa il fenomeno dello stress lavoro correlato e i rischi psicosociali connessi: aiutare datori di lavoro, dirigenti, lavoratori e rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza (RLS) a riconoscere e gestire efficacemente lo stress e i rischi psicosociali, migliorandone la comprensione e colmando le lacune esistenti;

2) sviluppare strumenti per la gestione dei rischi psicosociali e dello stress lavoro correlato, promuovendone l’utilizzo da parte di micro e medie aziende.

 Per regione quante aziende verranno coinvolte e verificate sulla base del piano di monitoraggio

Regione

Numero aziende coinvolte con le verifiche ispettive

Basilicata

9

Campania

58

Emilia Romagna

98

Friuli Venezia Giulia

28

Lazio

137

Liguria

31

Lombardia

253

Marche

28

Puglia

37

Sardegna

32

Sicilia

48

Toscana

84

Veneto

115

Umbria

16

Provincia autonoma di Bolzano

9

Provincia autonoma di Trento

17

Non sono coinvolte in questa iniziativa le aziende delle regioni Valle D’Aosta, Piemonte, Abruzzo e Molise.

Distribuzione del campione per dimensione aziendale

Numero addetti

Numero aziende coinvolte con le verifiche ispettive

da 6 a 9

200

da 10 a 249

500

da 250 a 999

150

≥ 1.000

150

 

Note sullo stress lavoro correlato (riportate nell’opuscolo utilizzato da Inail per questa iniziativa)

Lo stress lavoro correlato può interessare qualsiasi individuo impegnato in qualunque attività lavorativa.

Gli studi epidemiologici evidenziano che:

  • più del 40% dei datori di lavoro sostiene che i rischi psicosociali siano i più difficili da riconoscere e gestire rispetto ai rischi “tradizionali” (es. chimico, acustico, sovraccarico biomeccanico, ecc…)

 

  • circa quattro lavoratori su dieci ritengono che lo stress non venga gestito adeguatamente nel loro luogo di lavoro

 

  • il 50-60% di tutte le giornate lavorative annue perse è dovuto allo stress-lavoro correlato a ai rischi psicosociali

 

  • circa la metà dei lavoratori considera lo stress lavoro correlato un fenomeno comune del proprio luogo di lavoro: è il secondo problema di salute più frequente legato all’attività lavorativa in Europa, dopo i disturbi muscolo scheletrici

 

  • i principali ostacoli nell’affrontare lo stress lavoro correlato risiedono per il 58% delle aziende nella “delicatezza della questione”, per il 46% nella “mancanza di consapevolezza”.

 

I benefici di una corretta gestione del rischio da stress lavoro correlato

Collaborazione e partecipazione attiva dei soggetti coinvolti nella gestione e valutazione del rischio stress lavoro correlato sono elementi irrinunciabili per il raggiungimento di esiti positivi su più fronti:

  • lavoratori: maggiore benessere e soddisfazione lavorativa
  • dirigenza: forza lavoro maggiormente motivata, sana e produttiva
  • azienda: riduzione del tasso di assenteismo/presenteismo, degli indici infortunistici e del turnover; incremento della fidelizzazione dei lavoratori e migliori prestazioni
  • società: riduzione dei costi – diretti e indiretti – e degli oneri gravanti su individui e società
  • Data inserimento: 19.07.15