Riduzione del premio Inail per interventi migliorativi sulla sicurezza sul lavoro. Modificato il modulo di domanda OT24 e alcuni possibili interventi o attività
Le imprese che effettuano interventi migliorativi, rispetto a quelli previsti dalla normativa sulla sicurezza sul lavoro, possono presentare annualmente all’Inail, entro il 28 febbraio (il 29 febbraio se bisestile), la domanda di riduzione del tasso medio di tariffa Inail. Tali interventi devono rientrare fra quelli previsti nel modulo di domanda OT24 che, purtroppo, viene ormai modificato con una frequenza poco opportuna. Come già era avvenuto nel 2014, anche per l’anno 2015, Inail ha ritenuto di apportare delle modifiche in corso d’anno e, ancora una volta, nel mese di agosto 2015.
Non si comprende il motivo per cui Inail perseveri nel modificare i possibili interventi o attività (soggette a punteggio), che permettono di ottenere il punteggio necessario per ottenere la riduzione del tasso medio di tariffa (premio Inail) applicato alle imprese. Peraltro fa riflettere il fatto che, le modifiche apportate, rendono sempre più difficoltoso l’accesso alla riduzione del premio Inail alle piccole imprese.
I nuovi possibili interventi nel 2014 e nel 2015, oggettivamente non motivano le piccole imprese ad effettuare interventi migliorativi rispetto ai già importanti obblighi in materia di sicurezza sul lavoro. Molti di questi nuovi interventi sono alla portata delle sole grandi imprese. A questo si aggiunga il fatto che diversi degli interventi possibili fino al 2013 sono stati eliminati e, quindi, non sono più premiati con un punteggio se vengono comunque realizzati anche se non obbligatori.
Questo nuovo approccio dato dall’Inail, dimostra la distanza che esiste sui temi della sicurezza sul lavoro rispetto alla piccola impresa, che sempre più invece si sta impegnando nei confronti della sicurezza sul lavoro.
Sempre più, Inail, rivolge la sua attenzione verso gli interventi ispirati alla responsabilità sociale, che però, con l’impostazione data, non sembra abbiano molto a che fare con la sicurezza sul lavoro. Nel contempo si deve prendere atto che, ad esempio, si premiano “le aziende che partecipano nell’ambito di specifici accordi e convenzioni con gli enti competenti, alla realizzazione di interventi volti al miglioramento della sicurezza delle infrastrutture stradali in prossimità del luogo di lavoro quali ad esempio impianti semaforici, di illuminazione, attraversamenti pedonali, rotatorie, piste ciclabili, ecc.”. Un intervento questo che, ci si domanda, a quante imprese può essere dedicato. Non certo alle piccole imprese anzi, si ha il dubbio possa essere di interesse per più di qualche azienda.
Confartigianato Vicenza, certamente apprezza il fatto che venga data la possibilità (per legge) di ridurre il premio Inail, grazie a possibili interventi migliorativi rispetto alla normativa sulla sicurezza sul lavoro ma, ovviamente, non può certo condividere il fatto che le regole cambino in corso d’anno e soprattutto che vengano ridotti i realistici possibili interventi alla portata delle piccole imprese.
Vale la pena di evidenziare che Confartigianato Imprese aveva sostenuto la linea sopra richiamata, sostenendo la necessità di ritornare ad una situazione ante 2013. Alcuni aspetti sono stati condivisi da Inail, ma il percorso di modifica degli interventi premiabili prosegue verso quelli che sembrano più alla portata delle grandi imprese.
Con il nuovo modulo di domanda OT24 per il 2016, rispetto a quello utilizzato nel 2015, sono state apportate alcune modifiche agli interventi di seguito riportati. Gli interessati possono prenderne visione direttamente sul nuovo modulo di domanda OT24 riportato in allegato alla presente notizia.
Si evidenzia inoltre che sono stati modificati, per alcuni interventi, i punteggi riconosciuti, rispetto al 2015.
LE MODIFICHE APPORTATE NELLE DIVERSE SEZIONI
Sezione A – Interventi di carattere generale
Sezione A1- lettera b) – Implementazione di un sistema di gestione della salute e sicurezza sul lavoro certificato BS OHSAS 18001:07 da organismi accreditati presso enti di accreditamento diversi da ACCREDIA. (Nota: nel 2015 era “certificato da organismi accreditati presso enti accreditati diversi da ACCREDIA)
Seziona A4 – L’azienda nell’anno di riferimento, ha partecipato al premio “Imprese per la sicurezza” – promosso e organizzato da Confindustria e Inail, con la collaborazione tecnica di Associazione Premio Qualità Italia e Accredia – risultando finalista e ha ricevuto la prevista visita in lco da parte del team di valutatori esperti
(Nota: nel 2015 il punteggio per questo intervento non era previsto)
Sezione A6 – L’azienda, in attuazione di accordi tra Inail e Organizzazioni della Parti Sociali o Organismi del Sistema della Bilateralità, ha implementato un sistema di gestione conforme a:
lettera h) – LINEE DI INDIRIZZO SGSL –GATEF (gas, acqua, teleriscaldamento, elettricità, servizi funerari): per l’implementazione dei Sistemi di Gestione per la salute e la Sicurezza nelle Aziende di servizi pubblici locali che operano nei settori Energia Elettrica, Gas, Acqua
lettera i) – LINEE DI INDIRIZZO: per l’applicazione di un Sistema di Gestione della Salute e Sicurezza sul lavoro per l’Industria chimica
(Nota: nel 2015 il punteggio per questi due interventi non era previsto)
Sezione A7 – L’azienda ha presentato alla Commissione Consultiva Permanente ex art. 6 del decreto legislativo 81/2008 e s.m.i. una nuova buona prassi per migliorare le condizioni di salute e sicurezza nel luogo di lavoro che è stata validata nell’anno solare precedente a quello di presentazione della domanda
(Nota: nel 2015 la dicitura era “L’azienda ha adottato una nuova buona prassi per migliorare le condizioni di salute e sicurezza nel luogo di lavoro) che è stata validata dalla Commissione Consultiva Permanente ex art. 6 del decreto legislativo 81/80 e s.m.i. e pubblicata sul sito internet del Ministero del lavoro e politiche sociali)
Sezione B – Interventi di carattere generali ispirati alla responsabilità sociale
Sezione B2 – L’azienda ha implementato e mantiene principi, temi fondamentali, aspetti specifici di responsabilità sociale, propri della UNI ISO 26000:2010, ed ha conseguentemente implementato e/o mantenuto modelli di Prevenzione Integrata, realizzati attraverso politiche, prassi, procedure integrate di Modelli di Responsabilità Sociale secondo la UNI ISO 26000:2010 e Sistemi di gestione della SSL (OHSAS 18001 e Linee Guida UNI INAIL), cui si aggiungano anche altri sistemi di gestione (ISO 9001:2008, ISO 14001:2004, EMAS:2009)
(Nota: rispetto la 2015 è stato esplicitato meglio l’intervento previsto alla sezione B2 – lettera a))
Sezione B3 - L’azienda ha implementato e mantiene principi, temi fondamentali, aspetti specifici di responsabilità sociale, propri della UNI ISO 26000:2010, ed ha conseguentemente privilegiato, nella selezione dei fornitori e/o per la gestione di appalti, anche per quanto attiene la tutela della SSL, almeno uno fra i criteri di:
1. Sustainable Public Procurement (oltre agli obblighi previsti dalla legislazione e dal Decreto del Ministero dell’Ambiente – 6 giugno 2012 – “Guida per l’integrazione degli aspetti sociali negli appalti pubblici”)
2. Green Public Procurament
(Nota: rispetto al 2015 è stata aggiunta la parte introduttiva “L’azienda ha implementato e mantiene principi, temi fondamentali, aspetti specifici di responsabilità sociale, propri della UNI ISO 26000:2010”
Sezione B4 - L’azienda ha implementato e mantiene principi, temi fondamentali, aspetti specifici di responsabilità sociale, propri della UNI ISO 26000:2010, ed ha conseguentemente adottato misure per ridurre i livelli di rischiosità delle lavorazioni e/o attività svolte e/o presenti in azienda seguendo forme di prevenzione in ottica di genere, attraverso le seguenti attività:
1. segnalazioni di quasi infortuni e/o mancati incidenti distinti per causa, età, provenienza e genere
2. anamnesi lavorativa e screening medico-sanitari differenziati
(Nota: rispetto al 2015 è stata aggiunta la parte introduttiva “L’azienda ha implementato e mantiene principi, temi fondamentali, aspetti specifici di responsabilità sociale, propri della UNI ISO 26000:2010” e inoltre è stata inserita l’attività riportata la punto n. 2, in precedenza non prevista)
Sezione B5 - L’azienda ha implementato e mantiene principi, temi fondamentali, aspetti specifici di responsabilità sociale, propri della UNI ISO 26000:2010, ed ha conseguentemente adottato politiche, procedure e/o piani operativi di sostegno alle risorse umane, anche per la conciliazione dei tempi vita/lavoro, che prevedano almeno tre interventi fra i seguenti:
1. agevolazione per i dipendenti (mutui a tasso agevolato; buoni pasto; mensa interna o esterna in convenzione; asili nido interni o esterni in convenzione; centri estivi centri/iniziative per periodi non scolastici – 90 giorni – per i figli dei dipendenti; polizza sanitaria integrativa nel caso di sostegno a malato oncologico o sostegno psicologico, anche post partum)
2. tipologie di orario flessibile e telelavoro
3. programmi di reinserimento lavorativo
4. formazione continua per lo sviluppo delle professionalità individuali
5. iniziative di rilevazione e monitoraggio del benessere organizzativo individuale e sportello di ascolto
(Nota: rispetto al 2015 è stata aggiunta la parte introduttiva “L’azienda ha implementato e mantiene principi, temi fondamentali, aspetti specifici di responsabilità sociale, propri della UNI ISO 26000:2010”)
Sezione B6 - L’azienda ha implementato e mantiene principi, temi fondamentali, aspetti specifici di responsabilità sociale, propri della UNI ISO 26000:2010, ed ha conseguentemente adottato politiche, procedure e/o piani operativi per il supporto alla gestione delle differenze e delle diversità, oltre a quanto stabilito dalla legislazione di riferimento che prevedano almeno tre interventi fra i seguenti:
1. sostegno e/o assistenza in casi di disabilità di parenti e/o affini
2. assunzione di persone con disabilità
3. agevolazione nell’inserimento di disabili e/o minoranze in genere (linguistiche, etniche, religiose, ecc.)
4. sostegno al reinserimento lavorativo di disabili
5. uguale trattamento nelle fasi di formazione, assunzione, assegnazione mansioni/incarichi o progressione di carriera
(Nota: rispetto al 2015 è stata aggiunta la parte introduttiva “L’azienda ha implementato e mantiene principi, temi fondamentali, aspetti specifici di responsabilità sociale, propri della UNI ISO 26000:2010”)
Sezione B7 - L’azienda ha implementato e mantiene principi, temi fondamentali, aspetti specifici di responsabilità sociale, propri della UNI ISO 26000:2010, ed ha conseguentemente attuato iniziative di supporto alle PMI ( a favore di aziende controllate, partecipate o esterne) per l’adozione di principi, temi fondamentali, aspetti specifici propri della UNI ISO 26000:2010, che generino ricadute lungo la catena del valore sulla SSL, con almeno un intervento fra i seguenti:
1. incentivazione
2. sostegno
3.sgravi anche economici
(Nota: rispetto al 2015 è stata aggiunta la parte introduttiva “L’azienda ha implementato e mantiene principi, temi fondamentali, aspetti specifici di responsabilità sociale, propri della UNI ISO 26000:2010”)
Sezione B8 - L’azienda ha implementato e mantiene principi, temi fondamentali, aspetti specifici di responsabilità sociale, propri della UNI ISO 26000:2010, ed ha conseguentemente sostenuto e promosso un coinvolgimento delle diverse figure aziendali al fine di promuovere la tutela della salute e la sicurezza sul lavoro secondo una prospettiva di responsabilità sociale con la realizzazione congiunta di almeno una delle seguenti attività:
1. piani di formazione ed educazione sanitaria oltre agli obblighi previsti dalla normativa vigente (concordati dal datore di lavoro con il medico competente e RLS, o RLST o RLS del sito rispetto ad esigenze specifiche)
2. protocolli sanitari dedicati
3. procedure o istruzioni operative
(Nota: rispetto al 2015 è stata aggiunta la parte introduttiva “L’azienda ha implementato e mantiene principi, temi fondamentali, aspetti specifici di responsabilità sociale, propri della UNI ISO 26000:2010”)
Sezione B9 - L’azienda ha implementato e mantiene principi, temi fondamentali, aspetti specifici di responsabilità sociale, propri della UNI ISO 26000:2010, ed ha conseguentemente operato un continuo processo di coinvolgimento degli stakeholder (punto 2.21 della UNI ISO 26000:2010) nella definizione ed attuazione delle politiche interne sociali, ambientali, di sostegno alla comunità, con impatti sulla SSL, attraverso almeno quattro interventi fra i seguenti:
1. politiche di sostenibilità (acquisti sostenibili)
2. politiche di life cycle assesment (approccio del ciclo di vita)
3. prevenzione e gestione dei rischi ambientali
4. uso sostenibile delle risorse
5. utilizzo di fonti di energie rinnovabili
6. formazione continua del personale sulle tematiche ambientali
7. investimenti o partecipazione attiva ad iniziative della comunità con interventi non solo finanziari ma anche sotto forma di partnership, in ambiti quali: istruzione e formazione, cultura, sport
(Nota: rispetto al 2015 è stata aggiunta la parte introduttiva “L’azienda ha implementato e mantiene principi, temi fondamentali, aspetti specifici di responsabilità sociale, propri della UNI ISO 26000:2010”, inoltre sono state eliminati e/o accorpati alcuni degli interventi possibili. Non sono più riportate le seguenti voci: prevenzione dell’inquinamento; riduzione dei consumi di materie prime (energia, acqua, ecc.); riduzione inquinanti; utilizzo di prodotti ad alta efficienza energetica; utilizzo di materie prime riciclate; raccolta differenziata - carta, plastica, vetro, … ; recupero/riciclaggio dei rifiuti)
Sezione C – Sicurezza e sorveglianza sanitaria
Gli interventi o le attività non più riconducibili al modulo di domanda OT24
La sezione C3 prevista nel modulo di domanda OT24 utilizzato nel 2015 non è più presente nel modulo di domanda OT24 da utilizzare nel 2016
(Nota: rispetto al 2015 l’attività non più inserita nel Modulo di domanda OT24 è la seguente: “L’azienda si avvale di un servizio di prevenzione e protezione interno (ad esclusione di quelle per le quali è obbligatorio e quelle in cui l’incarico è ricoperto dal datore di lavoro)
La sezione C4 prevista nel modulo di domanda OT24 utilizzato nel 2015 non è più presente nel modulo di domanda OT24 da utilizzare nel 2016
(Nota: rispetto al 2015, l’attività non più inserita nel Modulo di domanda OT24 è la seguente: “L’azienda si avvale di un sistema codificato di controllo, affidato a personale interno o esterno, per la revisione periodica delle condizioni di igiene e sicurezza dei luoghi di lavoro”
La sezione C11 prevista nel modulo di domanda OT24 utilizzato nel 2015 non è più presente nel modulo di domanda OT24 da utilizzare nel 2016
(Nota: rispetto al 2015, l’attività non più inserita nel Modulo di domanda OT24 è la seguente: “Il datore di lavoro ha seguito nell’anno almeno un corso di formazione specifico del proprio settore produttivo. Nel caso il datore di lavoro svolga direttamente i compiti propri del servizio di prevenzione e protezione (DL SPP) tale corso deve essere ulteriore rispetto a quelli previsti dalla legge
La Sezione C17 prevista nel modulo di domanda OT24 utilizzato nel 2015 non è più presente nel modulo di domanda OT24 da utilizzare nel 2016
(Nota: rispetto al 2015, l’attività non più inserita nel Modulo di domanda OT24 è la seguente: “Per la manutenzione programmata di attrezzature, macchine o impianti, l’azienda si avvale di una ditta specializzata per le specifiche attrezzature, macchine e impianti che ha in dotazione)
I nuovi (o aggiornati) interventi o le attività rientrati nel modulo di domanda OT24
relativi alla sezione C
Sezione C3 – L’azienda raccoglie e analizza sistematicamente i quasi infortuni avvenuti in occasione di lavoro del proprio personale
(Nota: rispetto al 2015 è stata modificata la dicitura dell’attività. In precedenza era: “L’azienda adotta una procedura mediante la quale raccoglie e analizza sistematicamente gli infortuni e gli incidenti avvenuti in occasione di lavoro del proprio personale)
Sezione C4 – L’azienda adotta una procedura mediante la quale raccoglie e analizza sistematicamente gli infortuni e i quasi infortuni avvenuti in occasione di lavoro agli appaltatori e ai subappaltatori all’interno dei luoghi di lavoro su cui l’azienda stessa ha la disponibilità giuridica
(Nota: rispetto al 2015 è stata modificata la dicitura dell’attività. In precedenza era: “L’azienda adotta una procedura mediante la quale raccoglie e analizza sistematicamente gli infortuni e gli incidenti avvenuti in occasione di lavoro agli appaltatori e ai subappaltatori all’interno dei luoghi di lavoro su cui l’azienda stessa ha la disponibilità giuridica)
Sezione C9 – Il medico competente, d’intesa con il datore di lavoro, ha indicato nel protocollo sanitario ed ha realizzato almeno uno dei seguenti interventi:
1. nella cartella sanitaria dei lavoratori sono state raccolte le informazioni anamnestiche dal medico di famiglia del lavoratore in merito alle patologie in atto o pregresse, alle invalidità, alle terapie in corso, tenendo conto della normativa attinente la trasmissione dei dati sensibili
2. sono stati acquisiti ed elaborati dati epidemiologici del territorio e del comparto specifico in cui opera l’azienda
3. sono state effettuate visite specifiche di sorveglianza sanitaria per i lavoratori incaricati delle squadre di emergenza, al fine di verificarne il possesso dei requisiti psicofisici
(Nota: rispetto al 2015 è stata modificata la dicitura dell’attività. In precedenza era:
“Sezione – 13: il medico competente ha completato la cartella sanitaria dei lavoratori raccogliendo informazioni anamnestiche dal medico di famiglia del lavoratore in merito alle patologie in atto o pregresse, alle invalidità, alle terapie in corso.
Sezione 14: il medico competente ha acquisito ed elaborato dati epidemiologici del territorio e del comparto specifico in cui opera l’azienda.
Sezione 15: Il medico competente ha visitato gli ambienti di lavoro, congiuntamente a RSPP e RLS/RLST, almeno due volte all’anno e ha redatto i relativi verbali di sopraluogo”)
Sezione D – Prevenzione di rischi specifici
Sezione D5 – Interventi per la prevenzione del rumore: l’azienda ha insonorizzato una o più macchine ovvero le ha sostituite con macchine che presentano un livello continuo equivalente di pressione sonora ponderato A (LAeq) e un livello di potenza sonora ponderata A (LWA) inferiori
(Nota: rispetto al 2015 è stata modificata la dicitura dell’attività. In precedenza era: “Interventi per la prevenzione del rumore: l’azienda ha insonorizzato una o più macchine ovvero le ha sostituite con macchine che presentano un livello continuo equivalente di pressione sonora ponderato A (LAeq) inferiore”)
Sezione D8 – Interventi per la prevenzione del rischio stradale: L’azienda ha installato cronotachigrafi di tipo digitale anche sui mezzi di trasporto per i quali tale dispositivo non è obbligatorio
(Nota: nel modulo di domanda OT24 del 2015, questo intervento era inserito in altra sezione)
Sezione D9 - Interventi per la prevenzione del rischio stradale: l’azienda ha adottato sui propri mezzi una scatola nera-registratore di eventi conforme alla norma CEI 79:20098
(Nota: nel modulo di domanda OT24 del 2015, questo intervento era inserito in altra sezione)
Sezione D10 – Interventi per la prevenzione del rischio meccanico : l’azienda ha migliorato il livello di sicurezza di una o più macchine assoggettandole a misure di aggiornamento dei requisiti di sicurezza in conformità al mutato stato dell’arte di riferimento
(Nota: nel modulo di domanda OT24 del 2015, questo intervento non era previsto)
Informazioni possono essere chieste al Settore Sicurezza sul lavoro della Confartigianato di Vicenza (tel. 0444 168430 – 168420 – 168486).