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Intervento del Governo contro il “caro energia”. Accolta la richiesta di Confartigianato di annullamento per tutte le imprese degli oneri di sistema nel 1° trimestre 2022

Con precedente disposizione il beneficio era stato previsto per le sole imprese con potenza disponibile superiore a 16,5 kW. Sugli oneri di sistema Confartigianato insiste per una diversa strutturazione degli stessi

Fra gli interventi previsti dal Governo contro il caro-energia, contenuti nel testo del decreto legge “sostegni” approvato nel Consiglio dei Ministri del 19/01/2022, è stata disposta la riduzione degli oneri di sistema per il primo trimestre 2022, per le utenze con potenza disponibile pari o superiori a 16,5 kW. ARERA provvederà quindi all’annullamento, per tale periodo, delle aliquote relative agli oneri generali di sistema, applicate alle utenze citate, anche connesse in media e alta/altissima tensione, per usi di illuminazione pubblica o di ricarica dei veicoli elettrici accessibili in luogo pubblico.

Questo intervento governativo accoglie le richieste di Confartigianato relative agli oneri di sistema, presentate con apposito documento ai gruppi parlamentari il 2/12/2021 in un incontro tenuto a Roma cui anche il CAEM ha dato il suo apporto con una testimonianza. In allegato il link dell’evento organizzato insieme a CNA e CASARTIGIANI.

Con questo decreto legge, non ancora pubblicato in Gazzetta ufficiale, si permette alla totalità delle imprese associate a Confartigianato di beneficiare all’annullamento degli oneri di sistema per il 1° trimestre 2022. Con precedente disposizione legislativa il beneficio era stato riservato alla sole imprese con potenza disponibile inferiore a 16,5 kW.

Gli oneri di sistema nella bolletta dell’energia elettrica, visti i forti aumenti della materia prima, incidono nel primo trimestre 2022, per i nuovi beneficiari più o meno dal 9 al 15% dell’intera bolletta a seconda dei consumi. Nel primo trimestre 2021, vista l’enorme differenza dei costi in bolletta, l’incidenza degli stessi era stata attorno al 35-40%.

Confartigianato ha peraltro presentato una proposta per la revisione della struttura degli oneri di sistema, oggi appesantita da costi impropri rispetto alle forniture di energia elettrica.

Ovviamente rimane ancora aperto il confronto con il Governo, in quanto i costi dell’energia elettrica e del gas, nonostante questo intervento (peraltro solo per l’energia elettrica), rimangono ancora elevati e stanno mettendo in seria difficoltà molte piccole imprese.  

Nel decreto viene inoltre previsto che per le imprese energivore i cui costi per kWh della componente energia elettrica, calcolati sulla base della media dell’ultimo trimestre 2021 ed al netto delle imposte e degli eventuali sussidi, hanno subito un incremento del costo per kWh superiore al 30% relativo al medesimo periodo per l’anno 2019, è riconosciuto un credito d’imposta, pari al 20% delle spese sostenute per la componente energetica acquistata ed effettivamente utilizzata nel primo trimestre 2022.