La richiesta di riduzione del premio INAIL non si improvvisa, la si realizza effettuando specifiche e continue attività in azienda. Il servizio “Sicurgest” della Confartigianato di Vicenza
La richiesta di riduzione del “premio INAIL” che viene presentata entro il 28 febbraio di ogni anno, deve essere un’azione consapevole del datore di lavoro, che sa di rispettare la normativa sulla sicurezza e di avere effettuato interventi migliorativi, nell’anno appena trascorso. Un processo continuo di interventi sulla sicurezza sul lavoro che impone a sua volta verifiche continue. Il datore di lavoro effettua atti e adotta meccanismi e procedure che servono certamente ad adempiere agli obblighi stabiliti dalla normativa, ma anche ad effettuare attività che vanno al di là della normativa stessa.
Proprio a coloro che intendono promuovere la sicurezza sul lavoro come un elemento qualificante della propria impresa, INAIL, da anni riconosce una riduzione sul premio da pagare annualmente e, negli ultimi anni, la percentuale di riduzione è stata elevata in maniera importante per le piccole imprese: del 30% per le imprese che occupano fino a 10 dipendenti e del 23% per quelle che ne occupano da 11 a 50. Se poi l’impresa è artigiana e negli ultimi due anni non ha subito infortuni, in sede di autoliquidazione si può chiedere un ulteriore beneficio (salvo modifiche normative) che negli ultimi due anni è stato di poco superiore al 7%.
Si tratta quindi di una riduzione significativa che per molte imprese si quantifica in diverse migliaia di euro.
Ovviamente essere in regola con la sicurezza sul lavoro significa anche evitare il rischio di incorrere nelle pesanti sanzioni previste per il mancato rispetto degli obblighi stabiliti, ma soprattutto significa anche ridurre il rischio di infortuni e incidenti sul lavoro. Fare un qualcosa in più permette alle imprese di ridurre al minimo i rischi, se non, in diversi casi eliminarli.
La sicurezza sul lavoro non deve quindi essere vista come una serie di adempimenti burocratici poco utili all’impresa (e in alcuni casi lo sono), ma va affrontata invece con quella consapevolezza di volere evitare incidenti o infortuni, non dando quindi mai nulla per scontato e volendo invece migliorare ogni giorno le tutele per chi lavora. Il fine è quello di evitare problemi alla salute e alla sicurezza delle maestranze ma anche del datore di lavoro che come è noto nelle piccole imprese opera insieme a loro.
In questo contesto è chiaro che l’effettuazione di un documento di valutazione dei rischi, di un momento formativo o dell’ottenimento di una qualifica e quant’altro previsto dalla normativa, se vissuti come meri obblighi di legge, alla fine servono solo a rispondere agli stessi, ma difficilmente riduce i rischi aziendali. In questo senso è chiaro che la sicurezza sul lavoro diventa un peso incomprensibile. Se invece la si vuole applicare con un minimo di progettualità e continuità, allora comincia ad avere una sua reale efficacia.
In questo senso la riduzione del “premio INAIL” può essere richiesta solo a seguito di un percorso fatto che garantisca il rispetto di quanto stabilito dalla normativa sulla sicurezza sul lavoro (che in molte situazioni non è poco), e la realizzazione di attività migliorative (rispetto alla normativa) che devono essere effettuate ogni anno, alla importante condizione che rientrino fra quelle elencate nel modulo OT24 di domanda di riduzione del premio INAIL (da presentare entro il 28 febbraio di ogni anno).
Tramite la Confartigianato di Vicenza e la sua società di servizi (FAIV), molte imprese hanno quindi deciso di avviare un percorso di adeguamento alla normativa sulla sicurezza sul lavoro, avvalendosi dell’assistenza continuativa dei tecnici del settore sicurezza con un rapporto che prevede visite in azienda e lavoro post visita. Un processo che parte dall’obiettivo primario di rispettare la normativa arrivando al momento giusto e per fasi alla richiesta di riduzione del “premio INAIL” a seguito dell’effettuazione di azioni o interventi migliorativi previsti appunto dall’INAIL stessa. Arrivare a fare tutto ci vuole tempo e soprattutto bisogna che quanto viene fatto sia chiaro al datore di lavoro, ma anche e soprattutto ai dipendenti. Ovviamente decide il datore di lavoro se effettuare gli interventi migliorativi.
Per ogni mestiere è stato strutturato uno specifico contratto di assistenza denominato “Sicurgest” che prevede alcune visite aziendali nel corso dell’anno e l’effettuazione di una serie di adempimenti funzionali al rispetto della normativa sulla sicurezza sul lavoro. Il tutto viene condiviso con il datore di lavoro che inevitabilmente viene coinvolto sull’attività che si andrà a svolgere. Un’assistenza, questa, particolarmente apprezzata dalle imprese che l’hanno voluta, che ha anche il pregio di avere un referente unico per l’intera attività, anche se per alcuni specifici aspetti si avvale di altri collaboratori (ma la persona referente che tiene il filo conduttore è sempre la stessa). Un’assistenza strutturata sulla singola impresa e non standardizzata e uguale per tutti, che può inoltre prevedere anche la presenza di un RSPP esterno (Responsabile Servizio di Prevenzione e Protezione), sollevando quindi da tale incarico il datore di lavoro (tipico nelle imprese che occupano fino a 30 dipendenti),, che potrà quindi evitare l’effettuazione del corso per la qualifica e per il suo aggiornamento.
Proprio per venire incontro alle esigenze delle imprese e per procedere con un percorso di assistenza continuativa, Confartigianato Vicenza tramite la FAIV, si propone ai propri associati con il servizio “Sicurgest” convinta, anche sulla base delle molte adesioni al servizio, che solo la conoscenza approfondita dell’impresa e il rapporto continuo con il datore di lavoro, può portare ad una efficace gestione della sicurezza e salute sul lavoro.
Per il servizio di assistenza contattare il settore sicurezza (tel. 0444 168420 – 0444168339).