LA LEGGE DI BILANCIO 2025
La Legge di Bilancio per il 2025 è intervenuta sulle disposizioni di cui all’art. 1, commi da 1056 a 1058-ter, Legge n. 178/2020 (Finanziaria 2021) relative al credito d’imposta riconosciuto alle imprese per gli investimenti in beni strumentali nuovi “Industria 4.0”, prevedendo:
- l’abrogazione dal 2025 dell’agevolazione riferita ai beni immateriali;
- per gli investimenti in beni materiali effettuati nel 2025 (o 30.6.2026) l’introduzione di un limite di spesa (pari a € 2.200 milioni) e l’invio al MiMiT di una specifica comunicazione.
Beni immateriali industria 4.0
Con riferimento ai beni immateriali nuovi “Industria 4.0” di cui alla Tabella B, Finanziaria 2017, per effetto dell’abrogazione del comma 1058-ter dell’art. 1, Legge n. 178/2020, per gli investimenti effettuati nel 2025 il credito d’imposta non è più riconosciuto.
Ricordiamo, inoltre, che è anche scaduto (al 31.12.2024) il termine per effettuare gli investimenti ovvero per “prenotare” gli stessi (tramite accettazione dell’ordine da parte del fornitore e il versamento di un acconto almeno pari al 20% del costo), con effettuazione entro il 30.6.2025, al fine di beneficiare del credito d’imposta nella misura del 15%.
Beni materiali industria 4.0
Come accennato in precedenza, con il comma 446 dell’art. 1, Legge n. 207/2024 (Finanziaria 2025) il predetto credito d’imposta è riconosciuto per gli investimenti effettuati nel periodo 1.1 - 31.12.2025 ovvero entro il 30.6.2026 a condizione che entro il 31.12.2025 sia intervenuta la relativa “prenotazione” (ordine accettato dal venditore e pagamento di acconti in misura almeno pari al 20% del costo di acquisizione) nel rispetto del limite di spesa di € 2.200 milioni.
Evidenziamo che, il limite di spesa, non opera per gli investimenti effettuati nel 2025 “prenotati” entro il 31.12.2024 (con ordine accettato dal venditore e pagamento di acconti in misura almeno pari al 20% del costo di acquisizione).
Pertanto, il credito d’imposta è riconosciuto nella misura del:
- 20% (fino a € 2,5 mln di investimenti);
- 10% (per investimenti superiori a € 2,5 mln e fino a € 10 mln);
- 5% (per investimenti superiori a 10 mln e fino a € 20 mln);
con un limite massimo di risorse disponibili pari a € 2.200 mln.
Nuova comunicazione al Mimit
Relativamente agli investimenti effettuati nel 2025 (o entro il 30.6.2026 con prenotazione entro il 31.12.2025), la Finanziaria 2025 prevede che, ai fini del rispetto del limite di spesa (€ 2.200 milioni), l’impresa deve inviare al MiMiT una comunicazione delle spese sostenute e del credito d’imposta maturato, utilizzando il modello approvato con il DM 24.4.2024, al quale:
“sono apportate le necessarie modificazioni ... anche per quanto concerne il contenuto, le modalità e i termini di invio delle comunicazioni”.
Ai fini della fruizione del credito d’imposta in esame, il MiMiT trasmette all’Agenzia delle Entrate l’elenco delle imprese beneficiarie con l’ammontare del credito utilizzabile in compensazione con il mod. F24, secondo l’ordine cronologico di ricevimento delle comunicazioni.
Al raggiungimento del limite di spesa previsto, il MiMiT ne dà comunicazione mediante pubblicazione sul proprio sito Internet, anche al fine di sospendere l’invio delle richieste per la fruizione dell’agevolazione.
Ad oggi, non si ha notizia dell’avvenuta modifica del modello e delle modalità di trasmissione al Mimit della “nuova” comunicazione prevista dalla normativa.
Comunicazioni al GSE
Come disposto dal D.L. n. 39/2024, per gli investimenti effettuati dal 30.3.2024, l’impresa deve inviare al GSE:
- una comunicazione preventiva (ex ante), nella quale indicare gli investimenti programmati nonché la presunta ripartizione negli anni del credito d’imposta e la relativa fruizione;
- una comunicazione consuntiva (ex post), “aggiornata” all’atto del completamento. Anche per tale comunicazione non è previsto uno specifico termine di invio (l’invio della comunicazione è richiesto ai fini dell’utilizzo del credito d’imposta);
utilizzando i modelli approvati con il citato DM 24.4.2024.
Siamo in attesa che sia chiarito se le predette comunicazioni siano necessarie anche per il credito d’imposta relativo agli investimenti effettuati dall’1.1 al 31.12.2025 (o 30.6.2026) “istituito” dal comma 446 richiamando il previgente comma 1057-bis.
Nella considerazione che, come riportato in precedenza, per gli investimenti “prenotati” entro il 31.12.2024 non opera il rispetto del limite di spesa (€ 2.200 milioni) per gli stessi dovrebbe sussistere l’invio delle predette comunicazioni al GSE.
Adempimenti richiesti dalla normativa
Con riferimento agli adempimenti richiesti quali:
- il riporto in fattura / altri documenti dei richiami alla legge di riferimento;
- la redazione della perizia asseverata / dichiarazione sostitutiva del L.R.;
- i termini di utilizzo in compensazione del credito d’imposta spettante
non si segnalano variazioni alla normativa già oggi in vigore.