InformaImpresa
3
Venerdì
5
settembre
2014
Commercioed intermediazionedei rifiuti pericolosi
ClasseA Quantità annua comples-
sivamente trattata supe-
riore o uguale a 200.000
tonnellate
Euro
5.000.000,00
ClasseB Quantità annua comples-
sivamente trattata supe-
riore o uguale a 60.000
tonnellate e inferiore a
200.000 tonnellate
Euro
1.500.000,00
ClasseC Quantità annua comples-
sivamente trattata supe-
riore o uguale a 15.000
tonnellate e inferiore a
60.000 tonnellate
Euro
500.000,00
ClasseD Quantità annua comples-
sivamente trattata supe-
riore o uguale a 6.000
tonnellate e inferiore a
15.000 tonnellate
Euro
300.000,00
Classe E Quantità annua comples-
sivamente trattata supe-
riore o uguale a 3.000
tonnellate e inferiore a
6.000 tonnellate
Euro
150.000,00
Classe F Quantità annua comples-
sivamente trattata infe-
riore a3.000 tonnellate
Euro
80.000,000
Qualora l’attivitàdi commercioe intermediazione riguar-
di sia i rifiuti pericolosi, sia i rifiuti non pericolosi, la ga-
ranzia finanziaria deve essere prestata per gli importi
stabiliti per i rifiuti pericolosi, fermo restando il rispetto
dei limiti quantitativi previsti dalla classe di iscrizione.
Gli importi sopra riportati sono ridotti al 50% per le
imprese registrate ai sensi del Regolamento (CE) n.
1221/2009, del Parlamento europeo e del Consiglio, del
25/11/2009 (EMAS), e del 40% nel caso di imprese in
possesso della certificazione ambientale ai sensi della
normaUni En Iso14001.
Il mutamento della classe di iscrizione comporta l’obbli-
godi adeguamentodegli importi sopra riportati.
Infine si precisa che in caso di recesso dal contratto
del fideiussore, l’albo provvede a cancellare l’iscrizione
dell’impresa qualora la stessa non presti nuova idonea
garanziafinanziarianel terminedi trentagiorni dalla co-
municazione di recesso, all’albo, della società garante.
La garanzia finanziaria deve essere prestata per tutta la
durata dell’iscrizione all’albo e deve essere conforme al-
lo schema allegato sotto la lettera “A” al decreto del Mi-
nisterodell’ambiente del 20/06/2011.
AMBIENTE
99 Appalti verdi pubblici: i criteri ambientali
minimi per la gestione del verde pubblico,
l’acquisto di ammendanti, piante ornamentali e
impianti di irrigazione.
Adottati e aggiornati i criteri ambientali minimi che posso-
no essere inseriti negli appalti della pubblica amministra-
zione per l’acquisto di beni e servizi.
Con il decreto del Ministero dell’ambiente 13/12/2013,
pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 17/01/2014, n. 13,
sono stati aggiornati e adottati i criteri ambientali mi-
nimi per l’affidamento del servizio di gestione del verde
pubblico, per l’acquisto di ammendanti (aggiornamento
2013), acquisto di piante ornamentali e impianti di irri-
gazione.
Tali criteri di qualificazione ambientale possono essere
inseriti negli appalti delleamministrazioni pubblicheper
l’acquistodi beni e servizi.
Da un lato il “pubblico” riduce l’impatto ambientale dei
beni e servizi di cui necessita, dall’altro si ottiene un “ef-
fetto traino”spingendo ilmercatoaorientarsi suprodotti
e servizi a basso impatto ambientale, modificando, pro-
babilmente, anche le strategie produttive delle imprese.
Un appalto della pubblica amministrazione verrà consi-
derato “verde”se il bandodi gara rispondeadeterminate
caratteristiche fissate dalle norme per quel particolare
settore.
Le imprese che intendono partecipare alla gara per for-
nire beni o servizi al committente pubblico dovranno ri-
spettare le condizioni “ambientali” fissate dal bando di
gara.
Per approfondimenti consultare i file:
- DMAmbiente 13 dicembre 2013pdf
- DM Ambiente 13 dicembre 2013 - criteri ambientali ge-
stioneverdepubblicoacquistoamendanti acquistopiante
ornamentali e impianti di irrigazione.pdf
alla notizia1559
suwww.informaimpresa.it
e consultare la notizia n. 89 pubblicata in InformaIm-
presa n. 13 del 27.6.14
- Nel programma nazionale dei
prevenzionedi rifiuti trova spazioanche il GreenPublicPro-
curament. Obiettivo nazionale di appalti verdi pubblici non
inferiore al 50%
e
la notizia n. 5 pubblicata in InformaImpresa n. 1 del
10.1.14
- Revisionato il Piano d’azione per la sostenibilità
ambientale nel settore della pubblica amministrazione.
AMBIENTE
100 Appalti verdi pubblici: i criteri ambientali
minimi per l’illuminazione pubblica.
Illuminazionepubblica: acquistodi lampadea scaricaadal-
ta intensitàemoduli led, acquistodi apparecchi di illumina-
zioneeaffidamentodel serviziodi progettazionedi impianti
di illuminazione.
Con il decreto del Ministero dell’ambiente 23/12/2013,
pubblicato nel supplemento ordinario della Gazzetta
Ufficiale n. 18 del 23/01/2014. sono stati aggiornati e
adottati i criteri ambientali minimi per l’acquisto di lam-
pade a scarica ad alta intensità emoduli led per illumi-
nazione pubblica, per l’acquisto di apparecchi di illumi-
nazione per illuminazione pubblica e per l’affidamento
del serviziodi progettazionedi impianti di illuminazione
pubblica.
Tali criteri di qualificazione ambientale possono essere
inseriti negli appalti delleamministrazioni pubblicheper
l’acquistodi beni e servizi.
Da un lato il “pubblico” riduce l’impatto ambientale dei
beni e servizi di cui necessita, dall’altro si ottiene un “ef-
fetto traino”spingendo ilmercatoaorientarsi suprodotti
e servizi a basso impatto ambientale, modificando, pro-
babilmente, anche le strategie produttive delle imprese.
Un appalto della pubblica amministrazione verrà consi-
derato “verde”se il bandodi gara rispondeadeterminate
caratteristiche fissate dalle norme per quel particolare
settore.
Le imprese che intendono partecipare alla gara per for-
nire beni o servizi al committente pubblico dovranno ri-
spettare le condizioni “ambientali” fissate dal bando di
gara.
Per approfondimenti consultare i file:
-DMAmbiente 23 dicembre 2013.pdf
-DM ambiente 23 dicembre 2013. Criteri ambientali.pdf
alla notizia1558
suwww.informaimpresa.it
e consultare la notizia n. 89 pubblicata in InformaIm-
presa n. 13 del 27.6.14
- Nel programma nazionale dei
prevenzionedi rifiuti trova spazioanche il GreenPublicPro-
curament. Obiettivo nazionale di appalti verdi pubblici non
inferiore al 50%
e
la notizia n. 5 pubblicata in InformaImpresa n. 1 del
10.1.14
- Revisionato il Piano d’azione per la sostenibilità